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Lady Oscar

Regia di Jacques Demy vedi scheda film

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La recensione su Lady Oscar

di orsotenerone
5 stelle

Siamo oramai alla fine degli anni 70 e il regista Jacques Demy, non trova nulla di meglio da fare che realizzare un riadattamento del manga di Ryoko Ikeda “Lady Oscar”.

L’unica cosa che si salva, di questo film è il cast che si ritrova invischiato in un progetto del tutto disarticolato.

 

Quando un film non riesce per niente è sempre un peccato, perché è un’occasione persa, e poi, il tema era interessante da sviluppare e nel corso degli anni a nessuno è venuto in mente di riproporlo.

Sicuramente alcuni luoghi sono interessanti, ma ovviamente non sono merito del film ma piuttosto di chi, a suo tempo le ha create.

In certi momenti la recitazione è talmente teatrale che sembra finta, quasi comica.

La sceneggiatura (parlo ovviamente delle battute non della storia, non mi permetterei mai) è ridicola, Per non parlare delle battute banali e sbagliate e tempistiche peggiori di un saggio scolastico.

Questo ovviamente nel doppiaggio italiano che lascia pure scoperta una battuta rimasta in lingua originale.

 

 

La fotografia se, togliamo quei due tre punti storici, è imbarazzante e non ha nemmeno senso parlarne. Per quanto riguarda il montaggio non se ne può nemmeno discutere…

Nel film c’è anche un nudo (solo il seno, ma ripreso da più angolature) di Lady Oscar.

E’ evidente l’intento del regista che con quella scena vuol fare riscoprire la propria femminilità alla bionda eroina, ma alla fine risulta essere una scena degna dei film erotici più scadenti.

Gli errori storici del film

Ci sono stati anche alcuni errori storici evidenti come ad esempio, la morte del figlio di Maria Antonietta prima della rivoluzione, quando invece è morto prigioniero e dopo averne subito di ogni.

Ma il film, evidentemente, mette in secondo piano la protagonista stessa per evidenziare invece la personalità egoistica e priva di ogni caratteristica positiva di Mari Antonietta, esaltando la bontà del popolo che, in ogni azione fatta era dalla parte del giusto.

La storia conferma la falsità di tali pensieri.

 

Lady Oscar e Chritine Bohm

La pellicola si fa ricordare per l’ultima interpretazione di Christine Bohm, morta poco dopo aver finito di girare il film, a 25 anni in un incidente stradale.

Lei, è l’unica che si distingue nella pellicola, in una Maria Antonietta, austriaca come lei, molto egoista e superiore rispetto al resto del mondo.

Tanti dicevano che Christine sarebbe stata la nuova Romy Schneider, probabilmente perché entrambe austriache.

Seppur acerba, poteva avere anche una certa somiglianza interpretativa, magari non sarebbe arrivata al livello della protagonista de “La Piscina”, ma se ne è andata via troppo presto per saperlo.

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