Regia di Todd Phillips vedi scheda film
Una commedia inverosimile, scritta coi piedi e diretta testimonianza di un cinema sempre più vuoto di originalità.
Visto il mostruoso successo di Una notte da leoni, eccone subito un sequel, con Todd Phillips confermato alla regia e lo stesso cast. A cambiare, purtroppo, sono gli autori: Phillips, Craig Mazin e Scott Armstrong rimpiazzano Lucas e Moore con conseguenze abbastanza pesanti, dal momento che il copione di questo dimenticabile secondo atto è una copia stantia di quello del primo, le cui situazioni vengono ri-recitate a mo' di molesto rituale festaiolo. All'inizio si ritrova lo spirito brillante del film originale (la visita dentistica e il pranzo al fast food). Ma l'idillio è solo illusorio: dal risveglio a Bangkok di Phil (Bradley Cooper), Alan (Zach Galifianakis) e Stu (Ed Helms, anche stavolta il più divertente) in poi, tutto acquista una piega distorta, poiché i personaggi sono ingabbiati da un intreccio scontato. Toppa, inoltre, l'evidente tentativo di rimpolpare l'assenza di trovate con dosi massicce di volgarità (osceno il siparietto col transessuale). I tre protagonisti sono affiatati e volenterosi, ma non risollevano una commedia inverosimile, scritta coi piedi e diretta testimonianza di un cinema sempre più vuoto di originalità. Paul Giamatti è malservito dalla sceneggiatura, mentre il Chow di Ken Jeong è francamente insopportabile. Solo per i fan.
Come il primo film, anche il secondo è chiuso da un brano di Flo Rida, Turn Around (5, 4, 3, 2, 1), e da una carrellata di foto che ripercorrono la "notte da leoni". Musica di Christophe Beck.
Film DELUDENTE (4) — Bollino ROSSO (vietato ai minori di 14 anni)
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