Regia di Todd Phillips vedi scheda film
Una notte da leoni 2, dopo il magico esordio 1, si traduce in notte fonda. Il fortunato ed originale plot del film d'esordio, in onore al motto “squadra (e strategia) che vince non si cambia”, viene riproposto, ma proprio paroparo, svirgolando giusto sulle locations.
Ed a noi, arrivati in sala tutti solluccherosi, ebeti sorridenti prima ancora che inizi il film, quasi per residua forza d'inerzia alimentata dall’ancor nitido ricordo del primo geniale episodio - come quando a tavola c’hai l’acquolina in bocca in attesa di un piatto che conosci e sai benissimo quanto gustosamente ti squasserà i trigliceridi - non rimane altro che assistere, con lo scorrere dei minuti ed il sorriso che devia in ghigno, ad una copia cartacarbonata, diluita, scialba e stantia del cotanto celebrato primo episodio..
E lentamente, cogliendo coscienza del déjà vu, si cominciano a pesare le battute (battute?), a prendere atto di pause inconsulte, situazioni plagiate, scenette telefonate, protagonisti ormai convinti che basti loro mostrarsi o smorfieggiare per suscitare l'ilarità (Zach Galifianakis su tutti, spesso indisponente nella sua ampollosa ridondanza che clona - è un vizio? - in apparizioni parallele, in Parto col folle ad esempio), e si consegue manifesta coscienza che, se questo è l’andazzo, ad un'eventuale leonina notte 3 non c'avvicineremo neanche a ticket gratuito...
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