Regia di Piero Pierotti vedi scheda film
Il pirata Malik fa il bello e il cattivo tempo nei mari dei Caribi. Il governatore spagnolo ordina al capitano Pedro di intervenire al più presto per fermarlo.
Giulio Cesare, Zorro, Sansone, Napoleone, Ercole, gli Incas e i Saraceni: questi sono alcuni dei personaggi messi in scena da Piero Pierotti nell'arco di poco più di un lustro di attività, dalla fine degli anni Cinquanta al 1966/67, nel suo periodo di maggiore attività. Attività frenetica, ma a dire il vero non è difficile comprendere le ragioni alimentari di tanto daffare, nè si fa fatica a spiegare gli intensi ritmi lavorativi alla luce della modestissima qualità delle pellicole; il cinema di genere a quei tempi era un'industria fiorente e uno dei filoni maggiormente rappresentati - e quindi più propenso a cadute di stile e produzioni frettolose a basso/bassissimo costo - era quello storico-mitologico a cui per argomenti e toni ben si affiancava quello cappa & spada. Pierotti, che qui è anche autore della sceneggiatura insieme ad Arpad DeRiso, non si distinse certo per la qualità, che a conti fatti comunque non pare irrisoria facendo la media con l'alta quantità di titoli sfornati. Il mistero dell'isola maledetta è un film esattamente anonimo come il titolo preannuncia e le uniche cose degne di nota derivano dal mestiere del cast tecnico e di quello artistico; del primo settore conviene ricordare Angelo Francesco Lavagnino (colonna sonora), Jolanda Benvenuti (montaggio) e Augusto Tiezzi (fotografia), mentre fra gli attori in scena troviamo Nello Pazzafini, Rock Stevens, Halina Zalewska, Arturo Dominici, Monique Renaud, Amedeo Trilli, Nino Vingelli e, in un ruolino, l'immancabile caratterista Attilio Dottesio. Il ritmo non è eccelso, ma dati i presupposti poteva andare tranquillamente peggio. 2,5/10.
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