Regia di Kevin Macdonald vedi scheda film
Il giovane centurione Marco Flavio, figlio del comandante della I Coorte della IX Legione Romana, disperso sulle montagne della Britannia, riesce attraverso il suo istinto di grande condottiero a sventare l’attacco alla sua guarnigione da parte dei Britanni insorti. Rimane però gravemente ferito e per questo congedato. Ospite dello zio, un giorno salva la vita a uno schiavo britanno, Esca, che sta per essere ucciso nell’arena durante un combattimento.
Costui diventa lo schiavo di Marco, il quale, una volta ristabilitosi decide con l’aiuto proprio di Esca, che conosce bene il territorio e le tribù britanniche, di andare alla ricerca del proprio padre e dell’Aquila Romana, che egli portava, persi in quelle terre desolate e ostili. Sarà un viaggio lungo e insidioso, ma i due temerari riusciranno a trovare il prezioso vessillo nelle mani degli uomini Foca…
Una legione ai confini del mondo, un figlio con la bramosia di riscattare l’onore del padre per la colpa di aver perduto l’Aquila dorata, simbolo dell’Impero Romano, la strana amicizia tra un soldato e uno schiavo, sono i temi dominanti di questo film che ha un inizio avvincente.
Diretta con abilità dal regista Kevin Macdonald, la pellicola è tratta dal romanzo “La legione scomparsa” di Rosemary Sutcliff. Una storia leggendaria ambientata nel primo secolo dopo Cristo, cui fanno da cornice i suggestivi paesaggi avvolti dalla nebbia, gli immensi territori solitari, le battaglie che i romani affrontavano attraverso le formazioni a testuggine. Un film interessante con una buona scenografia ma con un finale scontato.
Convincente l’interpretazione degli attori in particolare quella di Channing Tatum abituato a performance più leggere.
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