Regia di Robert Wise vedi scheda film
Classico della fantascienza anni settanta, tratto da uno dei primi romanzi di Michael Crichton e diretto dal premio oscar Robert Wise. Premesse da pellicola imperdibile, con un inizio molto promettente che suggerisce un medical-thriller con background fantascientifico/alieno. Un satellite è caduto su una cittadina, portandosi dietro un batterio alieno che provoca l'immediata solidificazione del sangue dei mammiferi. Solo due individui sono sopravvissuti nel paese. E' a rischio la sicurezza mondiale, minacciata da una pandemia senza precedenti. Purtroppo, tutto il film, dopo il prologo, si svolge all'interno di un laboratorio medico dove i protagonisti, un'equipe di specialisti di diversa estrazione, studiano i due superstiti (tra cui un neonato che piange sempre) e il virus al microscopio, cercando di arginarne gli effetti. Wise dispone di una messa in scena, per l'epoca, avveniristica con una fotografia particolarmente curata. Il ritmo però è lentissimo, i dialoghi tecnici e verbosi, mentre il soggetto è tanto stanziale da rivelarsi soporifero. Apprezzato da molti, candidato a due premi oscar (scenografia e montaggio), Andromeda è tutto fuorché un film adrenalinico. Noioso, noioso, aiutatemi a dire noioso. Costato sei milioni e mezzo di dollari ne incassò il doppio. Andrò contro la maggioranza, ma per me è un film decisamente sopravvalutato.
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