La battaglia di due sorelle bulgare - Elena e Teodora - per riuscire a "liberare" la nonna, malata di alzheimer e rinchiusa dalla loro madre Jana in un ospizio per vecchi, noto per i maltrattamenti inflitti agli ospiti e l'altissimo tasso di mortalità degli stessi.
Note
Era dai tempi di Barbarossa che non si vedeva un tale diabolico matrimonio tra pochezza cinematografica e aborto ideologico. La soluzione dell’intreccio è puerile e i dialoghi denunciano subito buchi di senso: a Jana si offre l’indirizzo dell’ospizio – come sarà arrivata fin lì senza conoscerlo? – per farle dire che non tornerà dalla madre, del resto è una kattiva komunista. Le nipoti ricevono invece l’aiuto di un potente con due foto sulla scrivania, nella prima è con Papa Wojtyla e nella seconda, a lungo inquadrata, con Silvio Berlusconi.
Era dai tempi di Barbarossa che non si vedeva un tale diabolico matrimonio tra pochezza cinematografica e aborto ideologico. La realizzazione ha limiti clamorosi: sceneggiatura a frasi fatte, regia sciatta, fotografia “smarmellata” con sfocatura per i flashback, recitazione da soap, colonna sonora insistente, montaggio che incastra malamente i piani temporali dilungandosi oltre misura,… leggi tutto
Questo film ha una storia particolare, che è poi l’unico motivo per cui l’ho guardato. Fu infatti premiato a Venezia, non il premio maggiore ovvio, anzi, forse pure un premio inventato al momento. Ma come mai Venezia lo premiò, se è un film che fa cagare? Fu premiato, si disse allora, perchè la protagonista (che è anche regista, sceneggiatrice,…
Ci sono un uccello, un papa e una pillola che invadono l'Italia. No, non è un'amata barzelletta del nostro premier, è semplicemente la testa del… segue
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