Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
VOTO 7,5 ONIRICO (Tv 27 Ottobre 2011) Il dramma a sfondo sociale secondo Kieslowski. Duro, politico, irrisolvibile. L'attacco frontale al sistema lavoro/vita della Polonia comunista è solo la punta dell'iceberg, sotto l'esilità della trama, traspare inesorabile un pessimismo avvolgente, vero cardine dell'opera. La centralità del personaggio interpretato da Jerzy Stuhr è assoluta e la sua precarietà, dovuta alla condizione di ex carcerato, rende ancora più forte il concetto di sfruttamento umano, ma l'impossibilità ineluttabile nel poter porre rimedio, allarga il campo e non da scampo. Si è partiti con un classico dramma sociale per arrivare ad uno esistenziale. La tranquillità è un miraggio, non è nel nostro destino e questo film lo vuole dimostrare, non solo con l'uso del realismo (le feste, la vita di tutti i giorni, l'assenza di colonna sonora), ma anche con uno sguardo onirico e ironico decisamente spiazzante (i cavalli che compaiono nella tv quando non funziona e che appaiono poi come simbolica visione notturna). 1976: il percorso kieslowskiano è già ben definito, un grande attore è già un'icona.
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