Antoni Gralak è un ex carcerato tenta di rifarsi una vita. Non ha ambizioni, se non quella di un' esistenza tranquilla: cerca e trova un impiego, come operaio edile, crea una famiglia. Quando però scompare del materiale dal cantiere, il direttore sospetta di Antoni. Ha inizio uno sciopero, i rapporti con i compagni di lavoro si incrinano. La tranquillità pare svanire.
Note
Scritto su misura sul corpo attoriale di Jerzy Stuhr, ritrae il sogno infranto di un individuo, mentre precorre i tempi, fotografando quel che verrà in Polonia. Realizzato nel '76, proibito per quattro anni.
Trovare la tranquillità, farsi una famiglia: facile a dirsi, molto meno a realizzarsi, nella Polonia degli anni settanta. Per questo film, che lo precede, si può ripetere quanto affemato a proposito del Cineamatore: attraverso il suo occhio "clinico", da documentarista, l'Autore va in cerca della Verità (almeno quanto Antek cerca la sua tranquillità), realizzando un… leggi tutto
Uscito di prigione dopo tre anni, Antoni Gralak lascia Cracovia per stabilirsi in Slesia dove spera di esaudire il suo grande desiderio di tranquillità: n lavoro, una moglie e dei figli è tutto ciò che chiede alla vita. Trova subito lavoro e ritrova una ragazza che era rimasta nei suoi ricordi che aveva conosciuto qualche anno prima. Tutto sembra procedere nel migliore dei…
Antoni vuole un lavoro, una casa, una famiglia, ricerca la sua tranquillità dopo essere uscito dal carcere. Gralak è un individualista ingenuo nel senso che non capisce il reale valore del prestito che il suo capo gli concede prima di cominciare a lavorare. La sua visione del mondo non riesce a conciliarsi con le lotte sindacali dei suoi colleghi, non riesce a fingere nei rapporti umani…
VOTO 7,5 ONIRICO (Tv 27 Ottobre 2011) Il dramma a sfondo sociale secondo Kieslowski. Duro, politico, irrisolvibile. L'attacco frontale al sistema lavoro/vita della Polonia comunista è solo la punta dell'iceberg, sotto l'esilità della trama, traspare inesorabile un pessimismo avvolgente, vero cardine dell'opera. La centralità del personaggio interpretato da Jerzy Stuhr è assoluta e la sua…
Trovare la tranquillità, farsi una famiglia: facile a dirsi, molto meno a realizzarsi, nella Polonia degli anni settanta. Per questo film, che lo precede, si può ripetere quanto affemato a proposito del Cineamatore: attraverso il suo occhio "clinico", da documentarista, l'Autore va in cerca della Verità (almeno quanto Antek cerca la sua tranquillità), realizzando un…
Il titolo si riferisce probabilmente alla tranquillità che il protagonista desidera e che sta per raggiungere. Può anche riferirsi al tono del racconto, che è tranquillo quasi fino alla fine. In ogni cosa questa storia di tentato reinserimento nella società di un ex galeotto è narrata bene, con semplicità, ma anche con attenzione ai dettagli. I…
Diciamo pure il suo vero film di esordio, che fu osteggiato non poco dal sistema, siamo infatti nel 1975, gli umori che il film affronta saranno quelli che circa un anno dopo faranno determinare la coscienza a livello nazionale in Polonia. Un interprete come Stuhr che partecipa in maniera intima a disegnare un personaggio che il regista poi dosa in maniera particolare, bilanciandosi fra…
Non esiste la "tranquillità". L'individuo non può proprio isolarsi dal contesto in cui vive, dalla società, dallo Stato. Questo valeva per la Polonia comunista, ma il discorso può essere esteso a qualsiasi nazione moderna. Per quanto una persona cerchi di vivere rettamente, prima o poi dovrà necessariamente fare i conti col peso…
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