Regia di John Curran vedi scheda film
Mediocrissima opera che miscuglia vari generi, tra cui il drama e il thriller, con un pseudo sfondo carcerario.
Forse l'intento del regista (che è la prima opera che vedo sua) era farne un film riflessivo utilizzando quello sfondo da me citato prima per una ricerca della spiritualità da parte dei due protagonisti.
Solo che il prodotto finale è una trama che non porta a nulla di significante e che anzi, affossa le poche cose interessanti che potevano esserci (tipo la crisi coniugale tra il personaggio interpretato da De Niro e sua moglie), ma che rimangono, appunto giusto abbozzate.
Il cast poi è sprecatissimo e con personaggi senza un minimo di spessore.
Nello specifico: De Niro sembra recitare giusto per portare a casa la pagnotta, Norton penso sia la prova più scialba che abbia mai fatto in carriera, la Conroy utilizzata quasi di contorno (ma si può???) e infine la Jovovich, l'unica che almeno cerca di dare un minimo di scossa a questo piattume.
Il finale poi è quanto di più irrisolto si potesse fare e lascia più dubbi che altro.
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