Regia di John Curran vedi scheda film
Un thriller psicologico aromatizzato al profumo di donna. E che donna.
Quello che doveva essere il succosissimo piatto forte di questo film ,cioè il confronto serrato tra De Niro e Norton si rivela al massimo un brodino caldo buone per le sere invernali soprattutto se si è un po' in là con gli anni.
Molto meglio i confronti al calor bianco tra la Jovovich e i due suddetti divi.Almeno c'è un pò d'azione.
Stone è letteralmente zavorrato dagli incontri tra il poliziotto che deve scrivere una relazione per la libertà vigilata(De Niro) e un detenuto accusato di concorso in omicidio dei nonni(lo Stone del titolo,Norton).
La moglie di Stone si mette di mezzo e usando metodi altamente convincenti fa capitolare la virtù del poliziotto ormai prossimo alla pensione.
Il problema di Stone è che è un film irrisolto a partire dall'incipit(complimenti a chi fa il casting per avere trovato un De Niro giovane assolutamente fedele all'originale): la crisi coniugale è praticamente tralasciata in favore dell'abbozzo di un sottotesto religioso che poi si riduce alla caratterizzazione da invasata religiosa della moglie del poliziotto.
E sono dimenticate anche le crepe che si nascondono dietro la facciata di unità familiare che si intuiscono da una telefonata.
Anche il rapporto tra Stone e Lucetta( Jovovich) la sua procace mogliettina è lasciato volutamente nell'ambiguità e sfugge anche quando nella relazione tra quest'ultima e il poliziotto si passa dal semplice una botta e via in cambio di una relazione favorevole alla libertà vigilata,all'attaccamento maniacale stile Attrazione Fatale.
Così come è irrisolto il finale,tra realtà e deliri alcolici e con un fuoco purificatore che dovrebbe cancellare tutto e invece aggiunge altri dubbi.
Troppe chiacchiere inconcludenti, troppo fumo e pochissimo arrosto in un film in cui almeno De Niro non soccombe a Norton e si ripresenta a livelli più che accettabili.
Il problema di entrambi è che hanno scelto per l'ennesima volta il film sbagliato perchè la regia del mediocre Curran avrebbe affossato anche Il silenzio degli innocenti.
E lo script di Stone non vale nemmeno un'unghia di quello del film di Demme.
meno che mediocre
a livelli accettabili
ha fatto di meglio
funziona egregiamente
sguardo fisso nel vuoto,perfetta come invasata religiosa
un perfetto De Niro giovane
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta