Regia di John Curran vedi scheda film
Triangolo ambiguo e malsano quello che si viene a creare nell' imperfetto "Stone" di John Curran. Un thriller psicologico che ha per protagonisti un detenuto logorroico a cui mancano pochi anni allo scadere della pena, la sua amata moglie "aliena" pronta a tutto e l' arcigno agente penitenziario che potrebbe intervenire in maniera decisiva sull' eventuale libertà vigilata dell'uomo. Tutto ha inizio quando Stone, questo il nome del criminale imprigionato, convince la moglie Lucetta a sedurre l' annoiato ma apparentemente integerrimo poliziotto affinché questi possa intercedere sulla scarcerazione del marito. Da lì ha inizio un gioco al massacro che si sviluppa fra passati difficili, incomunicabilità coniugali ed una svolta mistica tanto inaspettata quanto sospetta. Un film dall' atmosfera sufficientemente tesa che però soffre di un soggetto dall'evoluzione improbabile e che in definitiva finisce per annoiare nonostante le buone prove dei protagonisti. Effettivamente, se si può riconoscere un merito alla regia tutt'altro che eccezionale di Curran, quello è proprio il fatto di affidarsi completamente alle doti interpretative di un ritrovato e squisitamente antipatico Robert De Niro e del talentuoso "multiforme" Edward Norton. Menzione particolare per Milla Jovovich, tentatrice disturbata dalla carica erotica incontenibile, è lei ad essere ancora una volta la marcia in più di un film non entusiasmante.
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