Regia di Thomas Carter vedi scheda film
Un film semplice, tenero dentro e coriaceo fuori, forte della potenza (discreta) dell’autenticità (almeno, il soggetto) e dei valori che veicola.
All’interno di una cornice altrettanto semplice, in quanto priva delle pretese del grande cinema, il contenuto è al massimo della propria resa. Alcuni temi universali (il razzismo, il rapporto madre-figli, l’umiltà delle radici ed il riscatto sociale ed individuale, la forza di volontà, la forza dell’immaginazione e la fede) sono il solido impianto strutturale in cui si incardina una storia di successo in ambito medico (chirurgico, per la precisione).
Un film costruttivo che non solo è adatto a tutti, ma che è utile per i professionisti della salute ed i pazienti (tutti noi), per quanto viene raccontato, con dovizia di particolari, all’interno di una sala operatoria, ed è opportuno per la giovani generazioni, che vi troveranno una bella fonte di ispirazione ed un possibile modello da seguire.
Mi piace quando l’arte del cinema consiste nella capacità di raccontare storie come questa, anche se la forma è quella canonica delle produzioni minori.
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