Regia di Tom Hanks vedi scheda film
Larry Crowne, addetto alle vendite di mezza età in un grande magazzino, viene inaspettatamente licenziato e si ritrova in serie difficoltà economiche. Per riqualificarsi professionalmente, decide di seguire alcuni corsi all'università, dove conosce Talia, una socievole e vivace studentessa che lo prende in simpatia, lo introduce nel suo gruppo di scooteristi e lo aiuta a svecchiare la sua immagine un po' appannata dall'anzianità incipiente. La loro amicizia, però, rischia di essere equivocata dalla professoressa Tainot, matura, affascinante ma un po' delusa dalla vita, insegnante di "Linguistica 217" ("arte del commento informale"... figuriamoci!). Commedia romantica un po' agée su un uomo maturo costretto a reinventare la propria esistenza, trasformando la perdita del lavoro e la conseguente insicurezza economica in una seconda opportunità di vita (e persino di rinascita sentimentale): tutta roba assolutamente plausibile in un paese come l'America che non nega una seconda opportunità a nessuno, molto meno dalle nostre parti, dove perdere il proprio lavoro (sempre che se ne abbia uno) dopo i 35 anni equivale in pratica alla morte sociale. "Larry Crowne" non è sicuramente un capolavoro, ma è un filmetto piacevole e leggero, che magari non cambierà la storia del cinema, ma che intanto riesce a regalare un pieno di coinvolgente ottimismo, costringendo a sorridere e a guardare con positività al futuro (e Dio solo sa quanto ce ne sia bisogno di questi tempi). Buono il cast, ma forse poteva essere sfruttato un po' meglio: Tom Hanks e Julia Roberts, nonostante l'età ormai avanzata ed il conseguente ed inevitabile calo di popolarità, sono bravi come sempre, ma tendono prevedibilmente a "vampirizzare" tutto il film, lasciando poco spazio agl'interessanti comprimari e, alla fine, l'unico volto "nuovo" che riesce a farsi notare è quello, fresco e gradevole, della giovane inglese Gugu Mbatha-Raw. Seconda regia per Hanks dopo il non indimenticabile "Music Graffiti" del 1996. In definitiva, il mio giudizio su "Larry Crowne" è di tre stelle piene: esagerata, a mio parere, la stroncatura di FilmTv e di tanti degli amici che mi hanno preceduto nell'opinare la pellicola.
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