Regia di Tom Hanks vedi scheda film
Il pubblico non perdona ai propri beniamini il fatto di invecchiare,come capita ai comuni mortali:Cary Grant lo capì per tempo e si ritirò quando da brizzolato si ritrovò canuto.Certo,ci sono anche i casi in cui ,come Clint Eastwood,si ritrova nuovo vigore nella terza età e le platee confermano interesse,magari aumentandolo,ma appunto sono eccezioni. Tom Hanks e Julia Roberts insieme,quindici anni fa avrebbero mandato alle stelle gli incassi di un film,ed invece "Larry Crowne",seconda regia del protagonista di "Forrest Gump",ha conosciuto scarsi introiti ed una serie di bocciature da parte della critica internazionale solenne quanto un pò eccessiva.Perchè,va bene che il film è una commedia per famiglie con personaggi di buon cuore,che vedono più o meno risolversi positivamente le cose della vita in maniera indolore,però per quanto convenzionale possa risultare la regia di Hanks,è anche senza particolari sbavature,nella media di un director di commedie di oggi,senza guizzi,ma anche senza castronerie madornali.Ed il messaggio che passa,per quanto semplicistico,sul fatto che rimboccarsi le maniche riporta sempre da qualche parte,e che ripartire da zero può dare anche nuove speranze,è tutt'altro che diseducativo:la parabola di Larry Crowne,impiegato modello messo alla porta perchè mancante di diploma dopo anni di ineccepibile servizio,che oltre la cinquantina si rimette a studiare è una storia molto americana,ma anche intrisa di quell'ottimismo inarrestabile che non offende. Pur imbolsiti dagli anni,Hanks e Roberts dimostrano comunque buona tecnica recitativa,che fa sorvolare su certe grossolanità dei loro personaggi.Niente che faccia scattare in piedi per la voglia d'applaudire,ma neanche la balorda americanata come l'avevano più o meno definito molti recensori.
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