Regia di Emanuele Crialese vedi scheda film
Film di Crialese (ricordo il bel Respiro), parla di un’isola dove la pesca non va bene, cercano di riciclarsi con il turismo, ma ahiloro, arrivano continuamente clandestini, e ciò nuoce all’immagine. Il film non è niente di che, a mio parere, se non per la denuncia implicita alle leggi fasciste di Berlusconi, dove se soccorri un naufrago clandestino, ti denunciano, per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, roba da prendere il nano e buttarlo a mare coi pesi alle caviglie. I vecchi dell’isola vogliono fare prevalere leggi più antiche, le leggi del mare, dove molli tutto e vai a soccorrere chi è in difficoltà, leggi antiche come l’umanità (l’umanità che conta, quella che vale, insomma non Berlusconi o i suoi amici leghisti di merda).
Ecco, al di là dell’effetto denuncia, il film per me è un filmetto, da sufficienza e nulla più, e dunque stupisco del premio minore vinto a Venezia, e ancora più della decisione che fu presa, che rappresentasse cioè l’Italia in corsa agli Oscar, corsa a quel punto senza speranza. Però per tanti è un piccolo capolavoro, sarà la solita storia dei gusti
Brava e bella
Idoneo
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