Linosa, isola siciliana abitata da pescatori, è ancora quasi intatta, al riparo dagli scempi del turismo di massa. Non è però al riparo dagli arrivi dei clandestini e dalla regola nuova del respingimento: la negazione stessa della cultura del mare, che obbliga al soccorso. A Linosa, insieme ai clandestini, arrivano una giovane donna che non vuole rinunciare a vivere una vita migliore e un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale. Il loro sogno è arrivare alla "terraferma": l'Italia, con i suoi sogni "facili" quasi a portata di mano, eppure distante. Si confronteranno con una famiglia di pescatori con al centro un vecchio di grande autorità: tutti si troveranno di fronte a una decisione da prendere, che segnerà la loro vita.
Note
Il risultato di Terraferma, diciamolo subito, non è all’altezza di Nuovomondo: il meraviglioso gioco tra onirico e reale, tra il cinema di Coppola e Tornatore da un lato e il Neorealismo estremo alla Terra trema viscontiana, è qui frenato da altre urgenze. O forse solo da una vena creativa leggermente in ribasso. Tuttavia, la forza dirompente delle immagini della cinepresa del regista romano di origini siciliane riesce a regalare a chi guarda più d’una emozione. Se il cinema non avesse la necessità di raccontare storie Terraferma sarebbe un capolavoro. Perché le immagini che irradia bagnano i corpi e i pensieri come in una vacanza che non conosce la sua data di ritorno. E anche se Crialese tiene a sottolineare che il suo non è un film sulla tragedia dell’immigrazione, risulta difficile abbandonarsi (come in Respiro) ad altre suggestioni. Non a caso i suoi personaggi rimangono travolti dai drammi umani dei clandestini che raggiungono l’isola immaginaria dove Crialese ambienta il film (troppi i buchi e i conti narrativi che non tornano).
Premio Speciale della Giuria per la miglior regia a Venezia nella Rassegna del 2011 e successivamente poco distribuito e poco visto.
Peccato, perché, purtroppo, è ancora di desolante attualità.
Ammazza che bel film, certo a tratti imperfetto, a tratti sembrava di rivedere il Crialese di Respiro … Ma comunque un gran bel film. Speranza per il cinema italiano rimane Crialese.
Bel film del regista di Nuovomondo che tratta il tema dell'immigrazione clandestina in modo diretto. Il film è con i sottotitoli ma comunque si capisce bene o male lo stesso. Non un capolavoro ma un film che fa riflettere
Ogni secolo ha avuto le sue immigrazioni.Questo di Crialese rappresenta la vera immigrazione del ventesimo secolo,quando tra i continenti ci si sposta piu' velocemente.Da non perdere assolutamente.
Mi è piaciuto, ma devo ammettere che il finale mi ha sorpreso: è arrivato inaspettato, nel momento in cui credevo fossimo al cuore della narrazione. 4 stelle
E' arrivato al quarto film ma gli argomenti trattati da Crialese sono gli stessi di cui ci ha parlato nelle opere precedenti.Il regista romano d'origine siciliana si conferma regista di migranti e di acqua salata, non fa nulla( a ragione) per nascondere quanto sia attratto magneticamente dall'azzurro del cielo e del mare e di quanto quasi consideri fastidioso quel lembo di terra che si frappone… leggi tutto
Le reti dei pescatori possono pescare corpi umani, invece di pesci, che ultimamente nel mare risultano essere meno numerosi dei disperati che cercano con viaggi al limite della sopportazione umana, di trovare un futuro migliore.
La “Terraferma” risulta essere lontanissima, sia per chi cerca di raggiungerla a bordo di un barcone da terre lontane ma vicine, sia per chi abita… leggi tutto
Splendido incipit visivo quello di Crialese, con le immagini che ama, dal fondo del blu, a lasciarsi avvolgere dalle reti da pesca in ovattato ralenty. Una premessa che stuzzica ed evoca ma finisce lì. Terraferma ritaglierà, con l'accetta di una sceneggiatura acerba ed eccessiva, personaggini e storielle stereotipate. Linosa o Lampedusa che fossero, non hanno mai sentito parlare di… leggi tutto
Nella pianura alluvionale. “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia,…
A Linosa, l’isola del Sud italiano, non lontana da Lampedusa “ma abbastanza piccola da essere ignorata dai mappamondi”, come dice in un momento di sconforto un personaggio del film, la vita delle famiglie dei pescatori locali si svolgeva senza troppe scosse, anche se il mare era sempre più avaro di pesce e, spesso, traditore. All’inizio della vicenda…
...e poi trent'anni / di safari / fra antilopi e giaguari / sciacalli e lapin...
→ ...Schengen... → ...Bossi-Fini... → ...Minniti... → ...Salvini... →
"I problemi per…
"Ora, il punto qui non è lavarsi la coscienza, è riconoscere le nostre responsabilità, riconoscere i nostri errori, riconoscere che avevamo pensato che in qualche modo si potesse…
My2¢.
Non bastassero i filamenti di RNA dei virioni del betacoronavirus, sp. (2019-nCoV, ora SARS-CoV-2), che ha effettato lo spillover (il salto di specie) da bestia animale a bestia umana...
…
Frammenti di un ventennio a bassa intensità.
- Europa.
- Vita.
- Mediterraneo.
- CO²: ca. 410 ppm.
- Kurdistan.
Articolo di Limes OnLine a firma Lucio Caracciolo…
ItaliAtlantide.
Un'ennesima imbarcazione è stata avvistata, in panne, alla deriva nel Mediterraneo.
Coordinate per un tentativo di ricerca, soccorso, recupero e salvataggio: Museo…
Aquarius “è senz'altro anche il nome di una pizzeria”.
Se sia meglio proteggere gl'interessi dell'ENI nell'Africa equatoriale, sub-sahariana e mediterranea (l'impianto, a risarcimento del periodo…
O Go(l)d Black.
Di Maio, Gigino Gigetto, 'sta cas'aspett'a-tte!
The long walk home / место на земле.
I naufragi, gli annegamenti e le stragi sono fatti che gli accordi internazionali…
Cosa sta aspettando la "comunità islamica" - ad esempio, in Italia - per poter decidere finalmente ch'è giunto il momento di fondare un suo partito politico che le possa dare una degna rappresentanza?…
Il lessico visuale di Incani, dove il paesaggio testimonia il predominio sulla parola e viceversa il logos si fa puro scorcio di scenario, è uno squarcio impressionante ( la casta inceste natura, la…
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Commenti (10) vedi tutti
Premio Speciale della Giuria per la miglior regia a Venezia nella Rassegna del 2011 e successivamente poco distribuito e poco visto. Peccato, perché, purtroppo, è ancora di desolante attualità.
leggi la recensione completa di laulillaUn film che ci inquadra benissimo; affondare.
leggi la recensione completa di mckSpessore morale da TG1
commento di Utente rimosso (rolandinno)Buon film di denuncia su una piaga della nostra societa…ma non convince del tutto
commento di IGLIAmmazza che bel film, certo a tratti imperfetto, a tratti sembrava di rivedere il Crialese di Respiro … Ma comunque un gran bel film. Speranza per il cinema italiano rimane Crialese.
commento di vixBel film del regista di Nuovomondo che tratta il tema dell'immigrazione clandestina in modo diretto. Il film è con i sottotitoli ma comunque si capisce bene o male lo stesso. Non un capolavoro ma un film che fa riflettere
commento di XANDEROgni secolo ha avuto le sue immigrazioni.Questo di Crialese rappresenta la vera immigrazione del ventesimo secolo,quando tra i continenti ci si sposta piu' velocemente.Da non perdere assolutamente.
commento di ezioMi è piaciuto, ma devo ammettere che il finale mi ha sorpreso: è arrivato inaspettato, nel momento in cui credevo fossimo al cuore della narrazione. 4 stelle
commento di resistenzaliberaMolto toccante e attuale con le tante problematiche che ci vengono presentate: forse è stato un modo molto valido per parteciparle,almeno un pò.
commento di fralleMA CHE BRUTTO FILM!! DIDASCALICO COME NON MAI E PIENO DI LUOGHI COMUNI!!! MA DAVVERO LO HA FATTO CRIALESE??!! INCREDIBILE!!!!
commento di biko