Regia di Shawn Levy vedi scheda film
Piacevole film, essenziale e senza troppe pretese, sfoggia con orgoglio il marchio del cinema tipico di Steven Spielberg. Pertanto non posso far altro che condividere la definizione di "fiaba moderna", poiché anche in questo caso meglio riassume le caratteristiche principali dell'opera. I bambini apprezzeranno senza dubbio, soprattutto coloro che già frequentano abitualmente il mondo videoludico, in quanto vi ritroveranno alcuni classici "personaggi" e riconosceranno certe situazioni vissute. Ma agli adulti non sarà affatto negato il piacere di numerose citazioni ad altri film sul pugilato e sull'intelligenza artificiale, come taluni hanno già ricordato, giustamente.
Tutto sommato è divertente. La storia non è molto originale, in effetti, ma i protagonisti sono ben caratterizzati. Buono il rapporto padre e figlio e discreti gli altri di contorno. Enigmatico e criptico l'accenno alla vera natura del robot, se i suoi presunti sentimenti siano dovuti a una coscienza interiore oppure solamente a una proiezione mentale del bambino sul surrogato di una figura paterna che fino a quel momento era sempre stata assente.
Dunque le ingenuità presenti e una sostanziale prevedibilità di fondo possono essere perdonate senza rimpianti. Consigliato a chi desidera un paio d'ore all'insegna dell'azione, dell'ironia e dei buoni sentimenti.
Charlie Kenton è un ex pugile che ha perso la sua ultima occasione di conquistare il titolo quando un robot di 800 chili e oltre due metri di altezza lo ha sostituito sul ring. Ora che non è altro che un promotore a tempo perso, Charlie guadagna quel poco che basta montando robot di poco valore con metallo di scarto, per passare da un incontro clandestino di boxe all'altro. Quando Charlie tocca il fondo, si unisca a malincuore a Max, il figlio dal quale si era separato, per costruire e allenare uno sfidante che possa vincere il titolo. Quando tutto sembra contro e ogni speranza sembra ormai persa, Charlie e Max, contro ogni previsione, riusciranno ad avere un ultima occasione per riscattarsi.
Eterogenea, ma proprio per questo funziona abbastanza bene. Probabilmente non è la migliore di Danny Elfman, tuttavia sa farsi apprezzare, sottolineando con il giusto tema i diversi momenti.
Nulla. Ha soddisfatto le mie aspettative.
Tra i suoi ultimi film è quello che ho apprezzato di più.
Sulla carta Charlie Kenton era un personaggio assai debole. Bravo l'attore nel conferirgli il giusto spessore.
Incantevole la sua Bailey Tallet. Bella e brava.
Un piccolo Max Kenton dal giovane talento, regge bene quello che è forse il miglior personaggio del film. Dopo il robot Atom, ovviamente.
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