Regia di Shawn Levy vedi scheda film
Premettendo che molto di ciò che si vede in "Real Steel" viene esplicitamente da "Over the top" (il canovaccio,più o meno,è quello,e chi avrebbe mai detto che un film così avrebbe avuto una sorta di remake...),da "Rocky" (il probabile perdente che sfida tutti e arriva alla vetta),ed altri cloni d'ispirazione stalloniana,il film di Shawn Levy è cinema per ragazzi che non dimentica di sottolineare valori in maniera sincera. E' vero che la scena in cui il piccolo coprotagonista si prende il microfono sul ring e fa una sparata è il punto meno credibile della pellicola,e più stonato,però questa storia di "losers",con un Hugh Jackman cialtrone di buon cuore,che si ritrova padre a sorpresa di un undicenne mai conosciuto prima,tocca corde oneste,diviene un racconto di dignità ritrovata,e di vittoria morale,che in una società in cui spesso si inneggia a modelli inarrivabili,è da apprezzare. Ben girato nelle scene di combattimento,che infine si prendono una minima parte della narrazione,il film è molto migliore di quanto possa lasciar pensare nelle premesse,leggendo il sunto del soggetto,ed appunto, non si sciupa,esaltando il pregio di provarci,perlomeno,a scapito di una semplicistica voglia di affermazione a tutti i costi.
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