Regia di Justin Lin vedi scheda film
Giocattolone costato 125 milioni di dollari che il taiwanese Justin Lin, già regista di altri episodi della serie, gira con un taglio modaiolo, assai stucchevole per gli amanti del cinema vecchia maniera, fatto da un numero interminabile di inquadrature legate da montaggio serrato, così da plasmare una regia estremamente nervosa che ricorre a primissimi piani, carrellate e molte riprese aeree con droni. Innumerevoli le scene irreali, come il furto, macchinosissimo, di tre auto da un treno lanciato in corsa con un vecchio camion che, in pieno deserto, corre veloce tanto quanto un treno (!?), tanto da adeguarsi alla velocità dello stesso, con degli individui sopra che aprono come una scatoletta di tonno il vagone... Le assurdità proseguono per tutto il corso del film, del resto il taglio lo si capisce fin dall'avvio con un sinistro modalità Final Destination. Alla fine si riesce nell'impresa di abusare dell'azione così da rendere noiosa l'intera operazione per l'artificiosità che impernia l'intera storia. Vin Diesel e Paul Walker sono i due protagonisti, a capo di una banda di mercenari, cui da caccia il gigantesco The Rock, decisamente il più in palla del cast. Tamarro, ma senza il gusto per il B-Movie che caratterizzava simili operazioni commerciali degli anni ottanta o altre pellicole revival come quelle di Stallone. Fotografia snaturata da filtri irreali. Bella la scenografia brasiliana, tra le favelas di Rio de Janeiro e i continui sali e scendi delle vie. Oltre 600 milioni di dollari di incasso, buon successo economico e ulteriori sequel in arrivo. Per quel che mi riguarda preferisco altro.
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