Regia di Justin Lin vedi scheda film
Di solito le saghe cinematografiche, più longeve diventano, più probabilmente ( James Bond e pochi altri a parte) diluiscono sia l'effetto su pubblico e fans, e anche perdono nomi importanti per strada, o, contando sull'appeal del marchio, o brand, che dir si voglia, sugli aficionados, per ammortizzare i costi, si fa a meno di nomi pesanti o si mettono insieme copioni sempre più stanchi. Per quel che riguarda la serie di "The Fast and the Furious", nata nel 2000, e non ancora terminata, in questo quinto capitolo si è pensato di cambiare ambientazione, portando l'avventura a Rio De Janeiro, e reinserendo i personaggi più importanti degli episodi precedenti, guidati, naturalmente da Vin Diesel e Paul Walker. C'è un colpo da fare ai danni di un boss della mala brasiliana, ma la banda di Dom Toretto è osteggiata anche da una sorta di agente speciale, che pare più che altro un cacciatore di taglie, impersonato da Dwayne Johnson, che darà filo da torcere ai protagonisti. Scontato che si metta in scena uno scontro all'ultimo cazzotto tra i due colossi Vin Diesel e Dwayne Johnson, il film è una sorta di "Ocean's Eleven" a motore, in cui, in una metropoli abitualmente ipertrafficata come Rio, si fanno corse folli e a velocità spropositata, curiosamente trovando sempre strada sufficientemente libera: nel mezzo, ci sono spostamenti di inimicizia e di alleanze, fino al tutto per tutto conclusivo, con una ripetizione-schema di deus ex machina che crivellano il cattivo di turno un attimo prima che tiri il grilletto. Inverosimile e indulgente verso chi organizza furti in grande stile, inseguimenti scellerati, e sparatorie nel bel mezzo dell'abitato, il film comunque ha incassato assai bene, e ha portato avanti la saga, introducendo nuovi personaggi. Con una dichiarata simpatia per le famiglie allargate, ma per il resto, si viaggia, pur velocemente, sul prevedibile andante.
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