Regia di Justin Lin vedi scheda film
La saga di Fast & Furious sposa quella di Ocean’s, ma non è ancora arrivata al capolinea. Il capitolo 5 sembra (ma già si parla di un sesto film) portare a compimento una storia iniziata dieci anni fa tra le strade di Los Angeles, in cui Brian O’Conner (Paul Walker) e Dom Toretto (Vin Diesel) si sfidavano a colpi di acceleratore. Dopo Tokyo, Los Angeles e la Repubblica Dominicana, è la volta di Rio, tra favelas e uomini d’affari corrotti, ambiente pericolosamente affascinante per mettere in scena un furto milionario. Dietro una macchina da presa che non sta ferma un attimo (il regista è lo stesso Justin Lin di Tokyo Drift e Solo parti originali), davanti l’adrenalina testosteronica e coattissima che ha generato negli anni milioni di appassionati. Surreale, impossibile, velocissimo, muscoloso come i precedenti (anzi: di più, vista la presenza di Dwayne “The Rock” Johnson), non delude i suoi fan e raddoppia, rivolgendosi anche a chi ha il pallino per gli heist movie (i film di rapina), di cui Fast & Furious 5 rispetta ogni passaggio (reclutamento, furto e fuga). Devastazioni, pettorali e sbruffonate. Lasciate stare le espressioni, questo è puro spettacolo da milioni di dollari, condannato a farne molti di più al botteghino. Il penultimo è riuscito nell’impresa di guadagnarne oltre 350.
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