Regia di Peter Jackson vedi scheda film
Delusa. Annoiata. Le prime due parole che mi vengono in mente se ripenso all’ultimo lavoro di Peter Jackson. La lunga attesa non è stata ripagata nel modo giusto. Restano, naturalmente, gli ottimi elementi di base come la fotografia, cupa e profonda, e le musiche suggestive ma ci abbandona il trasporto perché è povera la sceneggiatura, almeno di mordente, non scalpita di passione, chi dirige sembra quasi svogliato. Ci regala il guizzo di un’emozione giusto ogni tanto, tra una scena spenta e qualche sbadiglio e speri si stia rinvigorendo ma è solo un’illusione che fa rimpiangere i fasti dei film precedenti. Spiragli di luce si intravedono quando Orlando Bloom, nei panni e nelle orecchie di Legolas, e Evangeline Lilly in quelli della “femmina di elfo” Tauriel, duettano in modo frizzante, con la Lilly che spesso ruba la scena al fascinoso Bloom, peccato che si vedano poco. L’ultima mezz’ora di film risulta la migliore, Smaug svetta su tutti e riporta il film agli albori e, proprio sul più bello, finisce. Ci lascia a bocca semiaperta, non più per gli sbadigli quanto per la delusione. Sperando che i prossimi due (si implora siano gli ultimi) capitoli che seguiranno, siano in grado di spazzare la delusione inaspettata di codesta pellicola.
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