Regia di Peter Jackson vedi scheda film
e che magia sia! peter jackson il goblin che dalla nuova zelanda si fece conoscere con la splendida zozzeria di bad taste, si è evoluto in un signore con un'ambizione smodata nel raccontare meraviglie sullo schermo. non sono un patito del 3D ma qui ci sta tutto. ogni stelo d'erba, ogni battito d'ali di falena, ogni asta di lancia o la punta di pungolo di blu accesa mi ha innondato di una fragorosa voglia di spingermi nella bolgia infernale di un multiplex e affrontare miriadi di bimbi mannari ingestibili ma tenuti a bada dal fragore delle battaglie e dal clangore delle armi bianche che si scontrano. non ci si aspetti un film a la "il signore degli anelli", questo è lo hobbit un'altra storia, un'altra avventura, un'altra narrazione. lo stesso libro è diverso, più leggero, meno cupo. la minaccia è lì, si sente in tutta la prima parte de lo hobbit. piccoli indizi si fanno strada nelle menti dei protagonisti e degli spettatori e tutto ciò è maledettamente magico. lo stesso saruman nonostante sia ancora apparentemente dalla parte del bene sembra già stia complottando con le tenebre che riemergono. e nonostante maghi, stregoni ed elfi vigilino perchè il male rimanga sepolto, sempre più spesso troll e orchi si spingono in territori a loro interdetti, e se mai il drago smaug dovesse allearsi con l'innominabile non andrebbe per niente bene. tutto è altamente emozionante e il viaggio anche per lo spettatore è inaspettato e strabiliante come la slitta trainata dalle lepri o dalla terrificante minaccia dei ragni nel bosco diventato atro, sventata solo per poco dalla magia rivitalizzante di uno stregone assuefatto ai funghi allucinogeni.
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