Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
La storia si svolge nell'Algeria degli anni cinquanta, dilaniata dalla violenza e dall'odio reciproco tra arabi e francesi eredità di un colonialismo che, per quanto buono e paternalistico, pur tendeva a rimarcare le differenze etniche anzichè a valorzzarle.
Il primo uomo del titolo sarebbe, da quanto capisco, il protagonista quando ancora ragazzo comincia a diventare uomo. Quando cioè, grazie ad un'intelligenza e sensibilità superiore alla media e all'aiuto dell'amore materno e di un maestro lungimirante che gli fa assegnare una borsa di studio per proseguire i suoi studi, si eleva sopra la massa degli altri suoi coetanei concittadini, tutti all'incirca allo stesso modo poveri e senza prospettive.
Col tempo diventerà uno scrittore famoso, e ritornando in Algeria, oltre a rivedere i luoghi e le persone del suo passato, cercherà di diffondere un approccio conciliatorio e di convivenza pacifica tra le due etnie, propugnando l'applicazione effettiva nella realtà di tutti i giorni di quei concetti di libertà fraternità uguaglianza della rivoluzione francese.
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