Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
Dal romanzo incompiuto di Albert Camus, un Amelio ancora una volta straordinario. Un viaggio commosso alla ricerca di un'identità spezzata da una guerra mondiale e da una guerra, quella franco-algerina, sullo sfondo, minacciosa e fratricida. Nel mezzo un Cinema rigoroso, di studiata lentezza, che si forma mano a mano, in una terra d'Algeria luminosa, in cui nemmeno una ruga dei volti scelti dal regista, è sprecata. Nemmeno una foglia, un cane o una pioggia. Armonico e doloroso. Il più grande regista italiano del nostro poverissimo cinema attuale. Punto.
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