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This Must Be the Place

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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Gangs 87

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La recensione su This Must Be the Place

di Gangs 87
6 stelle

Sean Penn.
E' bastato questo nome, sinonimo di camaleontiche performance, a condurmi al cinema, non senza quel timore nauseabondo e irritante che caratterizza la maggior parte delle mie visioni di film italiani.
Mi sono bastati i primi fotogrammi per scongiurare questa minaccia e riuscire a godermi un film che, ad un certo punto, ha tradito le mie aspettative.
Sarà vero, come dice Sean, che Sorrentino fa "film veloci su personaggi lenti" ma è anche vero che, a volte questa velocità si assopisce come un corridore che fa uno scatto prima del previsto e negli ultimi metri è costretto ad arrancare.
Cosi mi è sembrato "This must be the place": un'inizio adrenalinico, uno scatto fulmineo ci racconta attraverso sequenze brevi e successive quella che è la vita di Cheyenne oggi per poi spegnersi lentamente quando si comincia a scavare nei "demoni di una rockstar, comuni ad ogni uomo".
E' risaputo che "trovare se stessi" non puo che essere una fatica immane e non sempre fruttuosa ma Sorrentino è cosi bravo a rappresentarla che ti mette addosso la reale insofferenza e l'incapacità di comprendere il motivo che spinge un uomo a farlo.
Lo fa in un modo cosi radicale che negli altri rasenta l'indifferenza. In un preciso momento mi sono trovata a fregarmene, letteralmente, della sorte di questa sfigata rockstar che nella vita non ha fatto altro che bruciarsi il cervello con l'eroina solo per vendere qualche copia in più di un'album o due che hanno condizionato la sua vita, le sue ragioni e le sue emozioni.
Sorrentino si è spinto troppo oltre, non si è limitato a raccontare ma voleva farlo sentire, rischiando di rimanere schiacciato da un film che è "troppo", alleggerito solo da una magnifica personificazione di Sean Penn che ha negli occhi proprio quei "demoni delle rockstar" regalandoci il suo ennesimo ruolo da Oscar.
Insomma un film amerciano, interpretato da un americano ma pensato da un'italiano che vuole fare l'americano e, almeno in parte, c'è riuscito.

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