Cheyenne (Sean Penn), un facoltoso ex-divo del rock, ora stanco e svogliato, apprende che il padre, con cui era in disaccordo, è malato e sul punto di morire. Corre quindi da lui nella speranza di riconciliarsi ma arriva troppo tardi. Solo nel periodo che segue realizza quanto ebbe a soffrire il padre - tra i pochi sopravvissuti ad Auschwitz - per mano di un criminale nazista, l'ufficiale delle SS Aloise Lange. Deciso a vendicarlo, e sapendo che l'ex-nazista si nasconde da qualche parte negli Stati Uniti, si mette in caccia. Durante il viaggio però molti incontri e alcuni eventi lo porranno di fronte a un percorso di autocoscienza e di riconciliazione che richiederà, in finale, delle scelte.
Note
C’è tutto il cinema di Sorrentino e c’è altro, non è la sua opera migliore, ma forse la sua più matura e consapevole, quella che verrà amata e celebrata col tempo (come "Paris, Texas" del citato Wenders, di cui qui ritroviamo Harry Dean Stanton). Allo stesso tempo non c’è la struttura circolare, vorticosa a cui il cineasta ci ha abituato: la centralità del personaggio attorno a cui tutto precipita o cambia, qui trova un percorso orizzontale, lineare, in cui luoghi, personaggi e storie vengono solo sfiorati, lasciandoti un paio di volte con l’amaro in bocca. Non un capolavoro, ecco, ma una presentazione in grande stile.
Ci sono film che, non mi vergogno dirlo, se li ripenso mi commuovo, tanto mi hanno colpito.
Questo no, ma ho comunque apprezzato lo sforzo di Penn. Se, poi, fosse di 90 minuti, avrei sicuramente apprezzato molto, molto di più. Voto: 6 meno.
Film estetico, con attenzione meticolosa alla fotografia. Come dichiarato da Sorrentino, la trama è un pretesto per descrivere il personaggio. Lectio magistralis di costruzione e gestione della musica in immagini.
Questo è un grande film. Sono di parte. Mi piace Sorrentino e mi piace Sean Penn. Anche se sono eterosessuale e non sono una pop star come la Ciccone, ovvero MADONNA! Siamo vicini al capolavoro. Se non mi siete concordi, prendete un Concorde e involatevi in un campo statunitense a coltivare le cicorie. Scorie!
Sorrentino orgoglio nazionale. Su di lui da sempre giudizzi contrastanti, ma tutti, un domani, riconosceranno la grandezza della sua arte. Questo film sembra che non sia la più grande tra le sue opere, ma sembra sia l'opera per lui più consapevole e voluta. Forse la più poetica fra tutte le sue opere. 7+
Da come lo avevano pubblicizzato sembrava questo film sembrava un capolavoro, invece si è rivelato una mezza delusione, a partire da Sean Penn, uno dei miei attori preferiti, totalmente fuori luogo,e diciamo pure ridicolo! Peccato. Voto 6
Quando uscì questo film ero così entusiasta di vederlo,ma poi appena l'ho visto mi sono sentito come un pallone bucato. (ho visto gente addormentarsi al cinema,giuro!) … A volte mi faccio troppe aspettative! Voto 6
Solo Sean Penn e la fotografia salvano questo film on the road. L'ennesimo film italiano su questo argomento che parla sempre della ricerca di loro stessi. Basta con questo cinema, non se ne può più
Spiace dare a Sorrentino il minimo dei voti,ma il film resta inguardabile,noioso e con una trama avvilente,nonostante la solita bravura di Sean Penn.Signor Sorrentino,torni a fare film italiani su temi italiani.Grazie.
Non un capolavoro, personalmente mi aspettavo di meglio; bei paesaggi stile clip, Sean Penn un po' troppo sopra le righe, non ho apprezzato l'uso della cinepresa di Sorrentino.
La prima cosa che si nota guardando l'ex rockstar Cheyenne non sono le sue labbra increspate di rossetto o la sua capigliatura tremenda,ma bensì i suoi occhi blu,come il cielo e come il mare. In contrapposizione con la sua anima nera. O almeno così sembra. Sean Penn era stato chiarissimo sulla figura di Cheyenne,dicendo che "Sorrentino fa film veloci su personaggi lenti". E Cheyenne ha una… leggi tutto
Qualcosa mi ha disturbato (come dice ad un certo punto Sean Penn) nella visione di questa pellicola. Che, a pensarci bene, somiglia proprio alla musica dei Talking Heads: carina, ballabile (si traduca: vedibile), con intuizioni eccellenti, ma, francamente moscia, noiosetta, “allungata”, a tratti fastidiosa(mente anni ottanta), troppo piena di minimalismi artificiosi. Sostanzialmente priva… leggi tutto
Natalino Bruzzone è il mio critico preferito. Molte affinità ci legano, l’amore per il cinema classico e il western in particolare ma anche per la spy story di Fredrick Forsyth e gli intrighi del delitto Kennedy. A livello cinematografico soltanto Tarantino ci divide, per cui vado abbastanza sul sicuro quando recensisce positivamente un film. Natalino ha assegnato 4 stellette a This must be… leggi tutto
Ebbene, in concomitanza con l’uscita nelle sale italiane dell’ultima opus di Paolo Sorrentino, ovvero È stata la mano di Dio, in arrivo su Netflix in data 15 dicembre imminente, ci pare questa l’occasione migliore, giusta e pertinente per andare a ripescare una delle pellicole, giustappunto, firmate dal nostro premio Oscar per La grande…
Pier Paolo Pasolini non si discute. Però, fra molti suoi film e libri eccezionali, fra molte sue parole straordinarie, a ben vedere e leggere, vi ravviso anche molta frustrazione.
Basterebbe questa sua storica…
Il viaggio dell'ex leader di una band gothic alla ricerca di una (apparente) vendetta posticcia intergenerazionale si trasforma in un'esplorazione dell'America abbandonata e (neanche tanto) subdolamente infiltrata di follia, fra assassini in giacca e cravatta, inventori falliti, ragazze madri che crescono i propri figli a pane, punk e depressione, donne maschiacce e uomini in crisi…
La rockstar Cheyenne, ormai ritiratasi dalle scene, ha tutto ciò che ci si aspetta da un personaggio di tal genere. Soldi e fama, ma anche rimpianti, insoddisfazione, noia. E' informato delle cattive condizioni di salute dell'anziano padre, con il quale non ha mai avuto un buon rapporto; si reca presso la sua dimora per vederlo ma arriva tardi. Riflettendo sulla vita e la natura del…
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Commenti (21) vedi tutti
Già la Cover non faceva impazzire ... figuriamoci tutto il Film (visto con molta difficoltà anni fa ...) ! voto.0.
commento di chribio1Ci sono film che, non mi vergogno dirlo, se li ripenso mi commuovo, tanto mi hanno colpito. Questo no, ma ho comunque apprezzato lo sforzo di Penn. Se, poi, fosse di 90 minuti, avrei sicuramente apprezzato molto, molto di più. Voto: 6 meno.
commento di Roberto MorottiFilm estetico, con attenzione meticolosa alla fotografia. Come dichiarato da Sorrentino, la trama è un pretesto per descrivere il personaggio. Lectio magistralis di costruzione e gestione della musica in immagini.
commento di Gibbon92Questo è un grande film. Sono di parte. Mi piace Sorrentino e mi piace Sean Penn. Anche se sono eterosessuale e non sono una pop star come la Ciccone, ovvero MADONNA! Siamo vicini al capolavoro. Se non mi siete concordi, prendete un Concorde e involatevi in un campo statunitense a coltivare le cicorie. Scorie!
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirSorrentino orgoglio nazionale. Su di lui da sempre giudizzi contrastanti, ma tutti, un domani, riconosceranno la grandezza della sua arte. Questo film sembra che non sia la più grande tra le sue opere, ma sembra sia l'opera per lui più consapevole e voluta. Forse la più poetica fra tutte le sue opere. 7+
commento di SuperFioreÈ fuori discussione che Sorrentino dietro la macchina da presa sa il fatto suo. E rende la storia più semplice (banale?) vera poesia Voto 7+
commento di arcarsenal79Buono. Una sorta di Maratoneta in salsa Cohen. Certo, film "italiano" solo per il fisco...
commento di andenkoGrande opera
leggi la recensione completa di Furetto60Da non sottovalutare, non il migliore ma...occhio...
commento di FiestaSean Penn ridicolazzato da un film che veniva proposto come un capolavoro, invece è di una banalità immensa. Sorrentino molto sopravvalutato.
commento di Stelvio69Film accettabile,ma niente di più.
commento di Laura82Film più che normale, niente di particolare secondo me.
commento di lorisbaDa come lo avevano pubblicizzato sembrava questo film sembrava un capolavoro, invece si è rivelato una mezza delusione, a partire da Sean Penn, uno dei miei attori preferiti, totalmente fuori luogo,e diciamo pure ridicolo! Peccato. Voto 6
commento di TalassoQuando uscì questo film ero così entusiasta di vederlo,ma poi appena l'ho visto mi sono sentito come un pallone bucato. (ho visto gente addormentarsi al cinema,giuro!) … A volte mi faccio troppe aspettative! Voto 6
commento di Blue VelveteSolo Sean Penn e la fotografia salvano questo film on the road. L'ennesimo film italiano su questo argomento che parla sempre della ricerca di loro stessi. Basta con questo cinema, non se ne può più
commento di XANDERBella colonna sonora…e ho detto tutto!
commento di vanessaSpiace dare a Sorrentino il minimo dei voti,ma il film resta inguardabile,noioso e con una trama avvilente,nonostante la solita bravura di Sean Penn.Signor Sorrentino,torni a fare film italiani su temi italiani.Grazie.
commento di eziodavvero avvilente e inguardabile
commento di danandre67Non un capolavoro, personalmente mi aspettavo di meglio; bei paesaggi stile clip, Sean Penn un po' troppo sopra le righe, non ho apprezzato l'uso della cinepresa di Sorrentino.
commento di cippagsComplesso. Un film che aiuta a crescere.
commento di gianbersBELLO! eccezionale il doppiaggio; aver trovato una voce proprio aderente, e poi le musiche!!
commento di fralle