Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Barocco, sofisticato, elaborato ma in definitiva affascinante; questo film rappresenta la parte sana di Greenway, quella che pur autocelebrandosi non rinuncia allo spettatore e gli concede un po' di piacere senza per questo rinunciare alle masturbazioni artistiche tanto care al regista gallese. A differenza che in altre pellicole, dunque, la ricchezza dei costumi e delle immagini, la pomposità dei dialoghi e la pura ricerca del piacere estetico, in senso lato, lasciano spazio ad una trama interessante. Il contesto storico giustifica il ricorso a dialoghi artificiosi che comunque restano sempre su un piano perfettamente intelligibile, all'interno di un contesto che tocca il grottesco come il macabro senza rinunciare ad un'ironia intelligente e mai privandosi di dir nulla pur non sempre mostrando tutto. Prodotto sicuramente riuscito, coronato da una colonna sonora (di Nyman) perfetta.
Eccellente.
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