Regia di Lars von Trier vedi scheda film
tralasciando l'introduzione con le bellissime immagini ma con rallenti esasperati che potrebbe seguire con interesse solo il Dottor Manhattan, il film si divide in altre due parti che identificano le due sorelle. Nella prima "Justine" si vede il ricevimento di matrimonio di quest'ultima dove viene presentata la classica gente che si può trovare solo in un film di Trier & Co e cioè ampiamente odiosa, meschina spregevole e non rispettosa di nessuno neppure dei propri familiari, dove l'unico pensiero che ti viene in mente è che vengano mangiati da un orda di Zombi. E qui finisce il giudizio sulla prima parte. La seconda parte "Claire" si anima un pò con l'avvicinarsi del vero protagonista del film il pianeta Melancholia. La sua aurea diventa sempre più opprimente via via che si prosegue con la vicenda. Il pianeta nel momento tanto atteso del passaggio ravvicinato alla terra sembra risparmiarci ma poi, quando ormai sembra passato tutto, forse si ricorda delle persone spregevoli presenti alla festa di matrimonio e del loro comportamento (e accorgendosi che ancora non sono state sbranate da un orda di zombi), travisa che tutta l'umanità sia come "stì stronzi" ci ripensa come farebbe King Star e ci ripunta. E vai a spiegargli che non tutti siamo così, ma ormai la decisione è presa ci distruggerà come in una guida galattica per autostoppisti. E qui il fine ultimo è riuscire a raggiungere la consapevolezza della ormai fine prossima e immediata "prematura" scomparsa dell'intera terra, un pò come riescono a fare solo gli animali (i cavalli si calmano improvvisamente) sempre per colpa di "stì stronzi". In fin dei conti dove ci potremmo mai nascondere se non nella bellissima e solida "grotta magica" che è utile come la guida governativa nel capolavoro di animazione che è "When the Wind Blows". Però in questo caso serve per riavvicinare le due sorelle e non fare agitare il piccolo figlio di Claire e stare vicine negli ultimi istanti della loro vita. Cosa mi ricorderò di Melancholia...praticamente nulla, se non le due fantastiche TETTE di Kirsten Dunst, interpretazioni superlative.
NON KIRSTEN MA LE SUE STUPENDE TETTE;) IMMENSE DA NON CREDERE.
e se Melancholia ci ripensava ancora una volta?
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