Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Diavolo di un Von Trier! Ancora una volta è riuscito a rendermi reale qualcosa di palesemente assurdo! Parlo per me, ovviamente. Anche stavolta ci sono dei personaggi sopra (o sotto) le righe, una storia di deriva fumettistica, un uso/abuso della fotografia che si ferma a metà strada tra l'opera d'arte e il kitsch, e il consueto, e spesso fastidioso vertiginio della mdp, ma... ma alla fine, devo ammetterlo, pur essendo la fine stessa scontatissima e pre-annunciata, mi sono sentito addosso un'angoscia sottile che, appena uscito dal cinema, mi ha costretto a naso in su a scrutare le stelle! Era nuvoloso, per fortuna... Tuttimodi, siamo lontani, direi, dai pezzi di cuore che mi strappò la visione di "Le onde del destino" e di "Dancer in the dark", ma siamo vicini, direi, al disagio che mi procurò "Dogville" o l'ultimo (e mooolto criticato) "Antichrist" di cui questo melanconico lavoro mi sembra il "naturale" seguito. La finirei qui, non voglio addentrarmi in spiegazioni psicologiche o filosofiche che non mi competono, né Freud né Nietzsche per me, grazie, ma solo un regista che sa farsi amare o odiare senza mezze misure. Io, in fondo, ammetto anche questo, lo amo.
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