Regia di Lars von Trier vedi scheda film
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Un film da dimenticare al più presto. Buona l'idea di base ma pessimo lo storyboard. Un'ora e passa di matrimonio ma anche no. Da dimenticare!!! Uhm ma che film sto commentando? l'ho dimenticato...
commento di GikoGomezI limiti della scienza, incapace di attrezzarci ad affrontare la morte, poiché non fa che accrescere la nostra hybris, allontanando da noi la coscienza della nostra fragilità e della nostra solitudine.
leggi la recensione completa di laulillaBisogna essere completamente folli per non impazzire una volta messi di fronte al concetto di morte: da questo PdV i depressi sono le persone più sane dell'universo. Ma la vita se ne frega, e l'infezione - il cui scopo è rendere l'universo stesso auto-cosciente attraverso miliardi di miliardi di sensori (noi), tutti sacrificabili - è inestirpabile.
leggi la recensione completa di mckMai prima di questo film m'era capitato di essere contento di vedere il sole e il mondo, una volta uscito dal cinema. Straordinario!
commento di Marsil_ClaritzL'inizio è in stile The Tree of Life, che guarda caso è uscito lo stesso anno... La melancholia è assolutamente ben narrata, ma il tutto è davvero noioso. Macroscopici errori di astrofisica... un pianeta... ruota. Voto 4+.
commento di BradyFilm importante
leggi la recensione completa di Furetto60Lo definirei un film post-esistenzialista. L'apocalisse dei sentimenti (prima parte), è tout court l'Apocalisse (seconda parte). E la speranza (o meglio, la mancanza della disperazione), non appartiene assolutamente agli scienziati, ma a chi è abituato al buio, o a chi non ha ancora pienamente visto la luce. Voto 7.
commento di ezzo24Uno dei miei film preferiti. Poetico,affascinante, tetro e apocalittico. Trier è un artista e questa opera dovrebbe essere nella videoteca personale di un amante del cinema. Trier, gira benissimo questo film d'autore, l'inizio e la fine sono un qualcosa di incredibile.eccelsa la fotografia e il montaggio, così come la recitazione. Voto 9
commento di LucaJazz94Qui von Trier prova ad esplorare il pianeta del disagio esistenziale, una delle malattie endemiche del presente. Lo fa, mettendo in scena l’apocalisse con una sensibilità e uno stile intenso e controllato che gli consente di toccare i vertici della percezione emozionale e di determinare un malessere profondo anche in chi osserva dalla sala.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Ecco qui la mia analisi completa: https://mgrexperience.wordpress.com/2016/07/22/melancholia-di-lars-von-trier/
commento di MrGiov7Poco efficiente nell'espletare in maniera persuasiva tutte le esiziali, ansiose vicissitudini degli apprensivi personaggi, e consapevolmente astruso nella forma, "Melancholia" offre altresì un'istrionica, intrigante interpretazione "sui generis" di Kirsten Dunst. Non per tutti.
commento di Stefano LAssurdo, disturbante e sconvolgente, praticamente un tipico film di Von Trier!!
commento di ultrapazAvvicinati, mi chiamo Ophelia e il mio letto è acqua purissima. Sdraiati al mio fianco e non temere, il freddo svanirà e presto potrai riposare.
commento di michelECCEZIONALE COME SAGGIO DI BRAVURA DEL REGISTA:PECCATO LA RIPRESA A "spalla" COME AL SOLITO MA SPLENDIDA LA SINFONIA.
commento di fralleIl film in generale è il testamento di Steve Jobs.
commento di seminarista