Dopo il ricevimento di nozze di Justine (Kirsten Dunst), questa cade in depressione e la sorella Claire (Charlotte Gainsbourg) la assiste. Intanto un misterioso pianeta minaccia di entrare in collisione con la Terra.
Note
Lars von Trier mette in forma, nuovamente, dopo Antichrist, la sua melanconia: per Freud lutto eterno, impossibile da elaborare. Rivolto contro se stessi. E lo fa con un’opera che annuncia l’Apocalisse sin dalle prime inquadrature, tableaux vivants che sono un memento mori di impressionante forza pittorica, sulle note del Tristano e Isotta, un riassunto di ciò che accadrà. Ovvero un kammerspiel stilizzato, sfrontato e dolorosissimo, se si è disposti ad accettare l’idea di cinema dell’autore. Se non si chiede al cinema di adeguarsi alla propria visione, se gli si concede di dare fastidio. Perché Melancholia travolge i limiti che si pone (il finale ineluttabile, il montaggio cubista, i personaggi caricaturali, l’abituale schema antiborghese). Perché questo è un esempio altissimo di opera visceralmente espressionista ed esistenzialista, che violenta l’ironia imperturbabile del Cinema Post Tutto e lotta per dare forma a un sentimento. Chapeau.
Un film da dimenticare al più presto. Buona l'idea di base ma pessimo lo storyboard. Un'ora e passa di matrimonio ma anche no. Da dimenticare!!! Uhm ma che film sto commentando? l'ho dimenticato...
I limiti della scienza, incapace di attrezzarci ad affrontare la morte, poiché non fa che accrescere la nostra hybris, allontanando da noi la coscienza della nostra fragilità e della nostra solitudine.
Bisogna essere completamente folli per non impazzire una volta messi di fronte al concetto di morte: da questo PdV i depressi sono le persone più sane dell'universo. Ma la vita se ne frega, e l'infezione - il cui scopo è rendere l'universo stesso auto-cosciente attraverso miliardi di miliardi di sensori (noi), tutti sacrificabili - è inestirpabile.
L'inizio è in stile The Tree of Life, che guarda caso è uscito lo stesso anno... La melancholia è assolutamente ben narrata, ma il tutto è davvero noioso. Macroscopici errori di astrofisica... un pianeta... ruota. Voto 4+.
Lo definirei un film post-esistenzialista.
L'apocalisse dei sentimenti (prima parte), è tout court l'Apocalisse (seconda parte). E la speranza (o meglio, la mancanza della disperazione), non appartiene assolutamente agli scienziati, ma a chi è abituato al buio, o a chi non ha ancora pienamente visto la luce.
Voto 7.
Uno dei miei film preferiti. Poetico,affascinante, tetro e apocalittico. Trier è un artista e questa opera dovrebbe essere nella videoteca personale di un amante del cinema. Trier, gira benissimo questo film d'autore, l'inizio e la fine sono un qualcosa di incredibile.eccelsa la fotografia e il montaggio, così come la recitazione.
Voto 9
Qui von Trier prova ad esplorare il pianeta del disagio esistenziale, una delle malattie endemiche del presente. Lo fa, mettendo in scena l’apocalisse con una sensibilità e uno stile intenso e controllato che gli consente di toccare i vertici della percezione emozionale e di determinare un malessere profondo anche in chi osserva dalla sala.
Poco efficiente nell'espletare in maniera persuasiva tutte le esiziali, ansiose vicissitudini degli apprensivi personaggi, e consapevolmente astruso nella forma, "Melancholia" offre altresì un'istrionica, intrigante interpretazione "sui generis" di Kirsten Dunst. Non per tutti.
Qualche tempo fa, accingendomi a scrivere sul sito il mio personale pensiero su Antichrist, la precedente, sofferta fatica cinematografica di Lars Von Trier, partii da un’analisi più generale che credo valga la pena riprendere quasi integralmente pure in questa occasione, poiché mi sembra che poco sia cambiato riguardo a ciò che avevo evidenziato allora, e che il discorso resti di… leggi tutto
Saturno e la melancholia. Melancoliche visioni di morte. Pianeti in rotta di collisione e un'inevitabile schermo nero (a nessuno mancherà la razza umana, tantomeno il cinema). Colta (ri)elaborazione iconografica che ha le sue radici nella culla della cultura occidentale stessa, passando obbligatoriamente per l'arte rinascimentale nordica. Un ennesimo personaggio in bilico tra cielo e terra,… leggi tutto
LE TURPITUDINI DEI FAGIOLI
Nella festa di nozze che si svolge in un elegante castello in Svezia con ben 18 campi da golf gli organizzatori si inventano un gioco: mettono dei fagioli in una bottiglia e i partecipanti alla cerimonia devono indovinarne il numero. Il matrimonio celebrato però va a monte nel giro di qualche ora e alla fine quanti fagioli contenesse la bottiglia resta un… leggi tutto
Un colpo di tosse da parte del nucleo del Sole (un'espulsione di massa coronale ben più devastante di un normale brillamento), ed ecco che un'ottantina d'anni dopo tutti i pianeti all'interno di 1,2 U.A.…
E come ogni fine/inizio anno mi trovo a fare il bilancio dei film che ho gustato nei dodici mesi precedenti alla data di "giudizio". Ricco è stato l'anno trascorso di visioni che hanno ampliato la mia cultura e…
Justine: mentre si accinge a raggiungere il ricevimento delle sue nozze insieme al novello sposo, la donna è gioiosa quasi euforica. Man mano però che le ore procedono e lo svolgimento della cerimonia prova a prendere il suo corso, Justine è turbata dalla sua depressione, di cui il marito non conosce l’esistenza, ed inizia a comportarsi in modo sempre più…
Cari amici lontani e vicini:Inginocchiamoci tutti per fermare il razzismo!Io l'ho fatto, anche se sinceramente a me risulta facile,dopo l'episodio di razzismo che,come dicevo non ricordo dove, ho subito sulla mia…
Oggi [30 aprile 2021] Lars von Trier compie 65 anni.
Uno dei registi danesi più noti e controversi degli ultimi 30-40 anni, se non il più celebrato e odiato in assoluto, von Trier ha attraversato nei…
Questa è l'ultima antologia della serie YBSF curata da Gardner Dozois (1947-2018) e contiene i racconti a suo giudizio migliori pubblicati nel 2017.
“The Year's Best Science Fiction:…
Melancholia è il nome di un enorme pianeta che sta dirigendosi verso il nostro mondo che, infatti, ne verrà inghiottito. Non credo, dicendo questo, di rivelare alcunché, né di togliere il piacere che deriva dalla visione del film, perchè è lo stesso regista che quasi subito ci rappresenta l’urto fra i due astri in una scena…
Il momento dell'apparizione di un corpo celeste sconosciuto coincide con lo svolgimento di una cerimonia nuziale, che si tiene in una prestigiosa dimora di campagna abitata da Claire, con la sua famiglia; la felicità dei partecipanti, e, soprattutto quella della sposa, Justine, sorella di Claire, però, è solo apparente. Il matrimonio rimane senza futuro, e la donna cade in…
Dice, tipo, che… Alta sui naufragi dai belvedere delle torri, china e distante sugli elementi del disastro, dalle cose che accadono al disopra delle parole - celebrative del nulla -, lungo un facile…
Il lungo meriggio della Terra.
Le opere di Robert Charles Wilson, statunitense-canadese (California-Ontario) classe 1953, autore di 18 romanzi (più un numero quasi doppio di racconti) dal 1986 ad oggi, 6 dei…
• E poi (tra Charles Stross e Ted Chiang), c'è Greg Egan. Tra FlatLandia e il Pendolo di Foucault. Universo Ortogonale e Fisica Rotazionale. Hard SF speculativa. L'esatt'opposto del TechnoBabble. …
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Commenti (15) vedi tutti
Un film da dimenticare al più presto. Buona l'idea di base ma pessimo lo storyboard. Un'ora e passa di matrimonio ma anche no. Da dimenticare!!! Uhm ma che film sto commentando? l'ho dimenticato...
commento di GikoGomezI limiti della scienza, incapace di attrezzarci ad affrontare la morte, poiché non fa che accrescere la nostra hybris, allontanando da noi la coscienza della nostra fragilità e della nostra solitudine.
leggi la recensione completa di laulillaBisogna essere completamente folli per non impazzire una volta messi di fronte al concetto di morte: da questo PdV i depressi sono le persone più sane dell'universo. Ma la vita se ne frega, e l'infezione - il cui scopo è rendere l'universo stesso auto-cosciente attraverso miliardi di miliardi di sensori (noi), tutti sacrificabili - è inestirpabile.
leggi la recensione completa di mckMai prima di questo film m'era capitato di essere contento di vedere il sole e il mondo, una volta uscito dal cinema. Straordinario!
commento di Marsil_ClaritzL'inizio è in stile The Tree of Life, che guarda caso è uscito lo stesso anno... La melancholia è assolutamente ben narrata, ma il tutto è davvero noioso. Macroscopici errori di astrofisica... un pianeta... ruota. Voto 4+.
commento di BradyFilm importante
leggi la recensione completa di Furetto60Lo definirei un film post-esistenzialista. L'apocalisse dei sentimenti (prima parte), è tout court l'Apocalisse (seconda parte). E la speranza (o meglio, la mancanza della disperazione), non appartiene assolutamente agli scienziati, ma a chi è abituato al buio, o a chi non ha ancora pienamente visto la luce. Voto 7.
commento di ezzo24Uno dei miei film preferiti. Poetico,affascinante, tetro e apocalittico. Trier è un artista e questa opera dovrebbe essere nella videoteca personale di un amante del cinema. Trier, gira benissimo questo film d'autore, l'inizio e la fine sono un qualcosa di incredibile.eccelsa la fotografia e il montaggio, così come la recitazione. Voto 9
commento di LucaJazz94Qui von Trier prova ad esplorare il pianeta del disagio esistenziale, una delle malattie endemiche del presente. Lo fa, mettendo in scena l’apocalisse con una sensibilità e uno stile intenso e controllato che gli consente di toccare i vertici della percezione emozionale e di determinare un malessere profondo anche in chi osserva dalla sala.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Ecco qui la mia analisi completa: https://mgrexperience.wordpress.com/2016/07/22/melancholia-di-lars-von-trier/
commento di MrGiov7Poco efficiente nell'espletare in maniera persuasiva tutte le esiziali, ansiose vicissitudini degli apprensivi personaggi, e consapevolmente astruso nella forma, "Melancholia" offre altresì un'istrionica, intrigante interpretazione "sui generis" di Kirsten Dunst. Non per tutti.
commento di Stefano LAssurdo, disturbante e sconvolgente, praticamente un tipico film di Von Trier!!
commento di ultrapazAvvicinati, mi chiamo Ophelia e il mio letto è acqua purissima. Sdraiati al mio fianco e non temere, il freddo svanirà e presto potrai riposare.
commento di michelECCEZIONALE COME SAGGIO DI BRAVURA DEL REGISTA:PECCATO LA RIPRESA A "spalla" COME AL SOLITO MA SPLENDIDA LA SINFONIA.
commento di fralleIl film in generale è il testamento di Steve Jobs.
commento di seminarista