Regia di Roberto Faenza, Filippo Macelloni vedi scheda film
Capisco il pensiero di Faenza, fra l’altro regista di Forza Italia in tempi non sospetti, ma sempre film maledetto fu, ma purtroppo è cascato nella rete della mitizzazione ed in questo caso non ce nera per niente bisogno, dato che ormai, volenti o nolenti, lo è diventato, un mito ridicolo, ma sempre mito è. Non si può fare un film con pezzi di archivio ed impostarlo a questa maniera, che differenza c’è fra i mille dibattiti e filmati con impostazioni di cronaca politica o meno, e questo film? Nessuna. Al cinema non sono andato a vederlo per ragioni diverse, in Tv l’ho visto, ma certamente non mi ero perso niente di eccezionale; questa galleria di repertorio è penosamente riproposta con tutte le oscenità a cui da anni abbiamo dovuto assistire, sembra il festival del cattivo gusto, ma più che un festival una retrospettiva.
La Tragedia di un Uomo Ridicolo
una coregia poco sentita
assolutamente non cadere mai nella rete del facile bozzettismo, difetti che purtroppo ha ripetuto nella maggior parte dei suoi film
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