È Natale. I piccoli Alina e Nikita, 10 e 8 anni, partono alla ricerca del padre. Alla stazione dei treni dove lavorava, nessuno sembra volerli aiutare: sono tutti troppo occupati nelle proprie faccende o incapaci di ascoltare. Finalmente riescono a scoprire che papà aveva lasciato l'impiego e così inizia il viaggio alla sua ricerca verso la città...
Note
Una storia politicamente rigorosa ed esteticamente magistrale. Una sorta di parabola, di viaggio onirico a occhi aperti in cui il rapporto tra potere e privilegio e le contraddizioni dello spirito umano, accresciute dall'ambientazione natalizia, vengono continuamente portate in scena. Il tocco e estremamente delicatezza e la visione affascinante.
Il cinema di Kira Murtova si assopisce. Nei suoi film, almeno nei pochissimi che ho visto, c'è sempre qualcuno che cade nel torpore. Ricordate il professore narcolettico del pesantissimo (quasi inguardabile) "Sindrome Astenica"? Qui invece ci sono due fratellini, ma non sono gli unici che si addormentano nel corso del film. Addirittura, il film stesso "si addormenta", come… leggi tutto
Aljona e Nikita sono due bambini in cerca del padre: gli hanno detto che lavora alla stazione di Mosca, e loro partono da soli per cercarlo. La stazione è una moltitudine incoerente di voci, una galleria di personaggi strani e grotteschi, nel consueto stile della Muratova, regista eccentrica e bizzarra, i cui film sono popolati da figure inquietanti, personaggi che si producono in…
Il cinema di Kira Murtova si assopisce. Nei suoi film, almeno nei pochissimi che ho visto, c'è sempre qualcuno che cade nel torpore. Ricordate il professore narcolettico del pesantissimo (quasi inguardabile) "Sindrome Astenica"? Qui invece ci sono due fratellini, ma non sono gli unici che si addormentano nel corso del film. Addirittura, il film stesso "si addormenta", come…
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