Regia di Marco Santarelli vedi scheda film
Aule, corridoi, il suono di una campanella. Una macchina da presa tenuta fuori campo, perché il primo piano è tutto dedicato a loro, studenti, insegnanti, genitori. È un delicato ritratto, mai retorico, quello che Marco Santarelli ha presentato in anteprima al Torino Film Festival 2010, dopo aver passato otto settimane alla “Luigi Pirandello”, scuola media di un quartiere della periferia industriale a Nord di Taranto. La scuola e il Sud, parte per il tutto, l’istruzione pubblica, i suoi programmi, la crisi economica e l’Italia, il cui futuro è ancora seduto tra i banchi di una scuola che avrebbe bisogno di tutto tranne che di tagli. Ma se da un lato Scuola media è lo spaccato di una situazione di degrado e di emergenza, dall’altro è il racconto di una lavoro quotidiano che andrebbe riconosciuto più di ogni altro, di un progetto formativo come pochi. Sono persone straordinarie in un contesto ordinario preside e insegnanti della “Luigi Pirandello”, Francesco Guccini è un poeta da interpretare anche se non si trova sui libri di scuola. E il loro lavoro è alla base di un futuro che vorremmo per questo Paese. Non ci sono interviste, nessun commento, Santarelli non ne ha bisogno. Solo aule, lezioni, emarginati e passione. Ponendo l’accento su tanti temi. Sorprendendoci per intelligenza e profondità.
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