Regia di Arthur Penn vedi scheda film
16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - RETROSPETTIVA ARTHUR PENN
Brando è Lee Clayton, di professione "regolatore", ovvero un cacciatore di taglie che osserva la preda e spara da lontano senza preavviso.
La sua strada si incrocia con quella di Tom Logan (Nicholson), ladro di cavalli intenzionato, assieme ai suoi compari invero molto più riluttanti, a smettere coi traffici illegali e desideroso di dedicarsi a mandare avanti una piccola fattoria acquistata coi proventi di una avventata e maldestra rapina ad un treno, andata bene per pura fortuna.
Ma il suo nuovo vicino, un anziano allevatore di cavalli capo della contea e deciso a combattere i ladri di cavalli, la cui figlia ribelle e spigliata in età da marito si fa notare subito interessata al suo nuovo vicino di casa, ha assoldato il killer Lee Clayton di cui sopra per risolvere una volta per tutte il problema dei ladri di cavalli, che sottraggono capi agli allevatori per rivenderli oltre il confine canadese.
Il cacciatore di taglie si prende carico di risolvere il suo incarico con sin troppo fervore, intenzionato a punire anche chi si sta costruendo un nuovo progetto di vita e desidera lasciarsi dietro un passato di illegalità e violenza.
Arthur Penn ritorna al western con un film ancora una volta incentrato sulla violenza incontrollata che alberga furiosa nella specie umana, portandola ad azioni e soluzioni che generano solo derive insanguinate e morte.
Se per Marlon Brando, che torna a recitare con Penn dieci anni dopo l'ottimo La caccia, il film è l'occasione per sfaccettare ulteriormente il suo personaggio carismatico di folle solitario tutto ideali e senza più controllo che troverà ancora più compiutezza del futuro capitano Kurtz del conradiano Apocalypse Now, per Jack Nicholson il film rappresenta l'opportunità di consolidare la sua fama di attore protagonista, iniziando a lavorare con i maestri assoluti del cinema.
Missouri è un western moderno che riflette sulle conseguenze di una violenza subitanea ed implacabile ordita a tradimento e senza pietà (il regolatore viene ucciso a tradimento dal protagonista che gli riserva scientemente lo stesso trattamento organizzato dal killer nei confronti delle sue ignare vittime uccise senza preavviso alcuno), che diventa una risposta ad una precedente violenza, generando una spirale di reazioni in cui è difficile riuscire ad uscirne indenni, e in cui qualora tale circostanza accada, essa fa comunque naufragare ogni proposito di costituzione di un futuro, di una famiglia, e di una solidità di sentimenti che rimane un miraggio nei territori attraversati dall'impetuoso fiume Missouri.
Brando istrionico, manierato, a tratti effeminato, comunque memorabile e Nicholson che affina il suo ghigno ironico ed iroso che gli verrà ancora meglio per rendere indimenticabile il suo Jack Torrance di Shining.
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