Regia di Francesco Patierno vedi scheda film
E se i tanto bistrattati extracomunitari andassero via dal Nord Italia, e pian piano da tutta la penisola? Siamo sicuri che le cose andrebbero così bene come credono in molti? Questo il tema di “Cose dell’altro mondo”, film che si compone di due parti: la prima, in cui si prova a descrivere la realtà italiana attuale, la seconda invece in cui si scatena la formula del “What if…” e si prova ad immaginare una realtà senza extracomunitari, che vuol dire senza la maggior parte dei badanti, degli ospedalieri, degli operai, dei manovali.
Nella narrazione, il taglio di sceneggiatura non riesce ad essere asettico, per quanto provi a mantenersi equilibrato, forse anche a causa della preponderante (ma necessaria) esagerazione di molte situazioni, un espediente utile a far comprendere quale possa essere uno scenario caldeggiato da più parti e che, con buona evidenza, gli autori del film ritengono non praticabile.
Bravi Mastandrea (esilarante), una spanna sotto invece tutti gli altri, per una recitazione comunque all’altezza della situazione. Buona l’idea di fondo, discreta la fotografia, per un film che si lascia guardare.
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