Regia di Francesco Patierno vedi scheda film
che peccato. chissà cosa ci sarebbe venuto fuori negli anni 60, 70 in mano ad un risi nei momenti migliori. patierno inciampa e non riesce più a risollevarsi. il bello che non riesce nemmeno a cadere. non si sa veramente cosa abbia voluto dire con questo film. è partito in quinta, ad altissima velocità. e poi è finita la benzina. e non solo ha del tutto abbandonato il soggetto e l'oggetto di questo film, ma ha anche chiuso in fretta e furia e in malo modo il film. difficilmente abbiamo voglia di affrontare i problemi del nostro paese. se abbiamo voglia veniamo attaccati ferocemente da coloro che negano qualsiasi cosa non ritorni loro un interesse "ideologico", oppure pensiamo bene di mettere tutto in mano a due attori di nome e sperare che facciano tutto loro. e così è! lo straniero come quinta colonna che divora le fondamenta dei nostri valori, della nostra civiltà e del nostro benessere dall'interno del nostro stesso paese, viene accennato come spunto e poi altrettanto velocemente viene abbandonato, così come d'incanto spariscono gli extra-comunitari dal film e dalla storia. il resto è un'occasione per far recitare abatantuono e mastandrea e per farli "istrionare" per tutto il film. che per carità non è male. poichè nonostante tutto, abatantuono è una garanzia e mastandrea anche nonostante rifaccia il suo personaggio pr l'ennesima volta. come commedia fatta su misura per i due mattatori direi che va bene. per il resto lasciamo stare.
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