Regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo vedi scheda film
Un altro cinema è possibile? Il regista René Ferretti lascia disgustato la Tv e al produttore Sergio capitano tra le mani i diritti cinematografici di La Casta. Garrone ha passato il progetto lasciando disegnini porno sul copione, che viene proposto a René. Certo il tempo è poco, ma l’ambizione nobile: riuscirà il nostro eroe a liberarsi della monnezza in cui ha sguazzato tutta la vita? Ovvero: c’è speranza per questo Paese dove non esistono vere controparti, o ancora una volta il male congenito al Sistema Italia porterà a compromessi devastanti? Il cult Boris arriva su grande schermo cercando di accontentare i telespettatori e inserendo tutti i personaggi della serie. Non ogni comparsata è necessaria o efficace, ma nel complesso si tiene il tempo e non è solo una festa per i fan. Racconta un cinema italiano vanesio e perdigiorno, più snob che arrivista rispetto al mondo delle fiction Tv però ugualmente sgradevole. Lo popolano star viziate, producer cialtroni e case di produzione che si danno arie culturali ma sognano un cinepanettone. Diversi i passaggi impagabili: René che ispira l’attrice senza voce, l’espediente dell’8x12 con la “cagna maledetta”, il covo degli sceneggiatori di Sinistra Democratica. Potrà sembrarvi poco, ma è forse la miglior commedia italiana oggi possibile.
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