Regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo vedi scheda film
Premetto che non sono un estimatore dei telefilm Boris, non perché non mi piacciano, ma proprio perché non li ho mai visti. Tutta la marea di personaggi che ti vengono sbattuti addosso, perciò, ritengo sia ben noti a chi ha seguito i telefilm, per gli altri, si fa un po’ fatica a entrare in sintonia con questo mondo. Inoltre c’è un grosso difetto: l’audio. Non capivo cosa dicevano, dovevo alzare il volume, ma partiva la musica, altissima, e dovevo abbassare. Poi alza, poi abbassa, alza, abbassa, alza, abbassa…che cavolo, neanche dovessi attaccare un quadro. Una rottura. Per il resto, il film è la classica denuncia contro la società (che si accontenta dei vari cinepanettoni, anzi, fa le file per vederli) e contro un certo cinema d’elite, se vogliamo. Il regista protagonista, partito per fare un film d’autore, si adatterà al malcostume imperante, che dà il successo a tette, scoregge e sticazzi. Il tutto è abbastanza simpatico, si segue volentieri, il film non è il massimo ma io un 6 di stima lo rilascio, non di più perché non ho lo stesso entusiasmo di critica e pubblico. Incassi minimi.
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