Regia di Wes Craven vedi scheda film
VOTO : 6++.
Sidney Prescott (Neve Campbell) è una donna storicamente non proprio fortunata, tanto più quando il suo nome viene associato alla cittadina di Woodsboro dov’è cresciuta e dove ha visto più volte la morte da vicino.
Così quando ci ritorna per presentare il suo nuovo libro, basta un attimo e Ghost face torna a colpire, mettendo in pericolo i vecchi amici, come lo sceriffo Riley (David Arquette) e sua moglie Gale (Courtney Cox), ma anche i suoi famigliari come Jill (Emma Roberts) e le amiche di quest’ultima come Kirby (Hayden Panettiere).
Ritorno dopo tanto tempo per Wes Craven ed il tempo che passa segna parzialmente anche la saga di “Scream”, qui appunto contaminata dalle nuove mode.
Così in scena abbiamo metodologie di ripresa in tempo reale, vari riferimenti ai social network ed in generale una maggior efferatezza delle uccisioni, senza che però questa vada di pari passo con la suspence (che non manca a prescindere, ma che non si mantiene sempre su livelli alti).
Intendiamoci, il giochino di Craven continua, più o meno, a funzionare, tra citazioni di personaggi e caposaldi dell’horror, regole da seguire e metodologie di lavoro, ma al contempo il meccanismo pare un po’ troppo ripetitivo ed un filo meno vivace del preventivabile.
In più tutta la lunga parte finale (gli ultimi trenta minuti), comunque incalzante, presenta tempi scarsamente credibili, situazioni che s’incastrano in maniera poco fluida, va bene che ci troviamo in una storia che richiede di sospendere parzialmente il rigore filologico, ma davanti a certe scelte la cosa diventa un po’ faticosa (per esempio, vedi il ritardatissimo intervento a casa di Kirby della polizia ed un po’ tutto quanto accade dopo all’ospedale).
Ciò nonostante il divertimento cinefilo è sostanzialmente garantito (vedi la sequenze di apertura del tipo “cinema nel cinema nel cinema”), diciamo anche che i tempi che cambiano non sono stati di grande aiuto (ma al cinema horror in generale va comunque peggio) e che questo capitolo numero quattro non sarà fondamentale per concludere la saga (visti i risultati si può escludere a priori un eventuale capitolo cinque), ma in ogni caso rimane come minimo un esercizio di stile da parte di Craven che ormai il meglio l’ha dato, ma ancora non è del tutto appassito.
Divertente, ma non imprenscindile anche per i fan di Ghost face.
VOTO : 6++.
Il tempo passa, ma il meccanismo della storia lo conosce benissimo e si riadatta senza troppi problemi ai tempi di oggi, magari perdendo un attimo di brillantezza e guadagando un pizzico di efferatezza in più (il che segna un leggero deficit rispetto ai primi capitoli).
VOTO : 6++.
Sempre piuttosto simpatico e sempliciotto, un buon sceriffo di provincia.
VOTO : 6.
Il tempo è passato più per lei che per Craven, almeno a vederla in scena, pare un pò "datata".
VOTO : 6++.
Non parte benissimo, ma poi sa tirare fuori gli artigli.
VOTO : 6+.
Non spigliatissima, ma quando deve cambiare la marcia lo fa senza tanti tentennamenti.
VOTO : 6.
Caruccia, presenza adeguata al contesto teen horror.
VOTO : 6.
Piccola parte, ma abbastanza simpatico da meritarsi una (piccola) nota favorevole.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : S.V.
Parte molto limitata nella quale non lascia segni particolari.
VOTO : 6.
Sufficiente, ma poteva essere più convincente.
VOTO : 6.
Parecchio bella.
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