Regia di Wes Craven vedi scheda film
Tutto si ripete e un quarto film non era necessario ma il divertimento non manca, e questo permette allo spettatore di restare comunque incollato allo schermo.
Crawen qui moltiplica le frecciatine al cinema di genere horror contemporaneo, scagliandosi sulla mania di sequel e remake realizzati a distanza di anni solo per sfruttare i nuovi trucchi, prendendo in giro i colleghi (l'immaginario Stabs 7 lo attribuisce a Rodriguez!), ma pure se stesso, e i topos degli eroi polizieschi, giocando continuamente con citazioni e momenti di metacinema, quasi a ribadire che la vecchia scuola è ancora quella più capace.
La sua regia in effetti gestisce in maniera efficace e sempre attenta alla tensione una sceneggiatura ricca di colpi di scena e azione fino alla fine molto più dei precedenti film, riducendo i momenti da teen drama e strizzando l'occhio alle tecnologie contemporanee.
Per chi si è appassionato alla originale trilogia sarà un gradevolissimo ritorno/aggiornamento.
Dimostra di avere ancora la verve dissacratoria e autoironica che manca a molti colleghi contemporanei che si affacciano sullo stesso genere.
Sempre lo stesso, sempre piacevole.
La sua parte è molto limitata rispetto al passato, ma se la cava.
Rende ancora giustizia al suo grintoso personaggio.
Rivelazione.
Brava.
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