Regia di Phyllida Lloyd vedi scheda film
In questo film non c'è Meryl Streep, c'è Margareth Thatcher, con il suo sguardo sveglio e penetrante, con il suo sorriso leggermente sbieco, con i suoi denti un pò irregolari, con quelle mani capaci di trasmettere più delle parole, con le sue perle e i suoi completi più inglesi della Queen Elisabeth.
Una donna, la prima al numero 10 di Downing Street, che ha risollevato, con azioni spesso impopolari, la Gran Bretagna del '79, che ha capito a cosa non fosse pronto il suo paese, che ha saputo guidarlo verso una risalita della cui spinta gode ancora oggi.
Il film è fedele alla storia, ritrae la protagonista in modo aggraziato e per nulla scorretto, ci racconta di una Maggie anziana e a volte spaesata, che non accetta la sua condizione e "pensa" di godere di ottima salute. Emme, come la chiamava lui, non si rassegna, non si arrende, non dorme e combatte. Valuta l'aumento del latte, 49 cents per mezzo litro e fa bollire due uova, pur essendo sola...
Sogni, ricordi, citazioni: ma nessun rimpianto!
Non saprei dire se è la storia della Signora Thatcher o dell'amore che la legava a Denis, o della sua politica; certo si tratta di un film molto umano, rispettoso ed encomiastico, sorretto da una splendida Streep che finalmente ha riacquisito Maria Pia di Meo come voce!
Due lauree, legge e chimica, tre mandati, un marito, due figli... la chiamavano la Lady di Ferro. Lei lo considerava un complimento!
Fedele
Grande!
10 e lode
Bravissimo
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