Regia di Phyllida Lloyd vedi scheda film
La biografia di Margaret Thatcher, Primo Ministro inglese dal 1979 al 1990, entrerà nella storia per la memorabile prova di Meryl Streep, alla sua candidatura n. 17 agli Oscar (chissà se questo numero le porterà fortuna?) e forte già del Globo d'Oro e Bafta vinti.
Purtroppo, il film è molto debole dal punto di vista registico - con fastidiose e ridondanti scene in cui l'ex statista, ormai malata, parla con il marito defunto (ottimo Jim Broadbent, 'condannato' nel ruolo del marito di donna famosa) - e lacunoso in fase di sceneggiatura.
Anche se nelle sequenze in cui la si vede giovane e già molto combattiva e determinata e, successivamente, alle sedute in Parlamento e con i suoi ministri una volta Premier, si può comprendere la sua forte personalità, manca quasi totalmente l'elemento politico vero e proprio: quasi una mancanza di coraggio nel voler dare un giudizio, vuoi positivo o negativo, sulla sua linea politica. Difatti, i principali eventi che accaddero durante il suo mandato, tranne la Guerra nelle Falklands, sono appena accennati e risultano poco più che degli aneddoti. Ne viene fuori quindi un ritratto a metà.
Tornando alla cosa migliore del film, cioè la Streep, bisogna dire che la sua non è soltanto una prova recitativa ma una metamorfosi vera e propria, curata in ogni minimo particolare, in ciascun movimento del suo sguardo, in ogni postura: essa riesce a far si che questo biopic irrisolto abbia una sua ragione d'essere. Doverosamente da recuperare in lingua originale.
Voto: 6.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta