Regia di Phyllida Lloyd vedi scheda film
Un biopic sulla vita e le opere di Margaret Thatcher poteva essere una buonissima occasione. Phyllida Lloyd, la regista britannica che già aveva diretto Meryl Streep nell'adattamento di "Mamma mia", non riesce a sfruttarla appieno. Innanzitutto, il film è un pò troppo sbilanciato sul versante privato del personaggio, cosicchè l'attività politica della Thatcher viene relegata in rapidi flashback che risultano un pò troppo sbrigativi (viene dato un certo spazio alla guerra delle Falklands, ma quasi nessuno alla difficile situazione dei minatori inglesi e ai loro continui scioperi negli anni 1984-85 che si opponevano alla politica della Lady di ferro che fece chiudere circa venti miniere). Inoltre, l'aver privilegiato la fase della malattia della Thatcher nelle scene al presente sbilancia il film sul versante patetico, con i duetti col fantasma del marito (Jim Broadbent) che dopo un pò rischiano di risultare ripetitivi. Tuttavia, all'attivo va certamente messa un'altra notevole interpretazione camaleontica della Streep, e il film andrebbe visto in lingua originale per godere appieno delle sfumature linguistiche e vocali della sua performance (io l'ho visto in sala in versione doppiata, per ora l'unica disponibile). Va riconosciuta al film anche una buona cura nella rievocazione d'epoca nelle scene ambientate nel passato e un montaggio che gioca con abilità sui passaggi temporali fra i diversi blocchi narrativi del film. In definitiva, resta il problema di certi film che sono principalmente un veicolo per il grande interprete di turno, ma che non decollano a causa di una regia alquanto scolastica come quella della Lloyd (regista più teatrale che cinematografica, aveva già dimostrato certi limiti in "Mamma mia"); oppure, forse il genere biografico è stato talmente sfruttato che per risultare nuovamente efficace necessita di un approccio più originale. Con tutte le riserve finora espresse, la mia ammirazione per la protagonista resta immutata e credo che un nuovo Oscar sarebbe comunque meritato. voto 6/10
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