Regia di Herk Harvey vedi scheda film
E' un film molto originale, unico nel suo genere, ben fatto e molto coinvolgente. Con minimi effetti speciali e certi indovinati accorgimenti sul sonoro e sull'ambientazione, riesce a essere molto suggestivo. Mi riferisco in particolare agli intervalli in cui la protagonista non sente più i suoni ed è come se non esistesse; trovo poi molto efficace l'episodio dell'incubo dell'autobus, perché fa paura in un modo molto curioso. In generale è un film che colpisce.
L'attrice protagonista è a tratti una bella donna che viene infatti corteggiata, ma più spesso riesce ad essere inquietante e quasi brutta, credo grazie a certe espressioni che fa e a certe astuzie della fotografia, come le ombre sul volto e il grigio della pelle. Quanto al suo personaggio trovo interessanti alcune caratteristiche, che in parte giustificano gli strani fenomeni che le accadono. Penso in particolare alla sua apatia e al cinismo che mette nella sua professione di organista di chiesa. E' una persona fredda e piuttosto egoista, e per nulla sentimentale. Trovo interessante a questo proposito l'episodio in cui suona l'organo "senza anima" e il prete è disgustato da quella musica gelida e piatta. Poi dice una cosa molto vera, cioè che nella musica bisogna metterci il cuore e il trasporto emotivo.
Nulla viene detto per spiegare gli strani fenomeni alla base di questa storia, fatto che ritengo una scelta giusta del regista. Agli spettatori l'interpretazione. Personalmente direi che è una storia di fantasia, dalla quale però si possono trarre diversi spunti interessanti, anche forse da metafore che vi si scorgono. E poi è bello lasciarsi trasportare nell'atmosfera strana e rarefatta di questa pellicola.
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