Regia di Herk Harvey vedi scheda film
Un classico del genere horror, anche se molto poco conosciuto dalle generazioni più giovani, sia per l'età ma anche per la sua natura di film in bianco e nero, che lo rende forse leggermente meno impressivo di come lo sarebbe stato se a colori.
La pellicola mantiene per tutto il tempo un'atmosfera dannatamente tesa e macabra, pur non mostrando praticamente alcuna violenza e giocando solo ed esclusivamente sui sentimenti e il mondo dei sogni della protagonista, la quale non si riuscirà mai capire se in realtà è viva oppure è un fantasma proprio come le persone che gli appaiono in continuazione e la terrorizzano.
Il film è chiaramente ispirato a film dell'espressionismo tedesco come "Il gabinetto del Dottor Caligari" e "Nosferatu", ma non li copia affatto anzi, li rivisita e li ripropone in una salsa più onirica ed esoterica.
Ha avuto un remake nel 1998, che personalmente non ho mai visto, ma stando alle voci che ho sentito non è assolutamente all'altezza dell'originale e molto slavato, oltre che fuorviante nella narrazione della storia
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