Regia di Massimiliano Bruno vedi scheda film
Chi ammira la simpatia di Paola Cortellesi, la sua istrionesca presenza nel variare con disinvoltura fra tragedia e comicità, il suo notevole talento canoro, non potrà non apprezzare questo film. Che definire una commedia sarebbe riduttivo. Indubbiamente a dominare è il tono burlesco, nel suo parodiare argomenti e situazioni che in quel momento erano all'ordine del giorno. Tuttavia non disdegna persino qualche accenno di riflessione, con tematiche impegnate, affrontate in un contesto serio, che arriva quasi a sfiorare il genere drammatico (ad essere sinceri, l'essenza stessa della pellicola sarebbe quella, pur avendo scelto la risata come strumento principe... per ridere anziché piangere di certe realtà tristemente vere e purtroppo ancora attuali).
La storia non è delle più originali e soffre di alcune semplificazioni affrettate che avrebbero potuto ragionevolmente essere evitate. Comunque a risollevare il tutto penseranno quel paio di personaggi decisamente indovinati nella caratterizzazione, e interpretati con efficacia dai rispettivi attori, capaci invero di conquistare. Su tutti domina ovviamente la protagonista, Alice (l'eccezionale Paola Cortellesi), come già detto. A seguire la grintosa Eva (molto brava Anna Foglietta), credibile come non mai. Ma degni di nota sono anche Giulio (un Raoul Bova per una volta non inutile) e l'incisivo Lionello Frustace di un Rocco Papaleo in forma smagliante.
Consigliato! Si ride spesso, di gusto, e si potrà ad ogni modo evitare di spegnere il cervello. E non è poco. Siamo ben lontani, anni luce, da certe recenti mediocre produzioni (italiane) del medesimo genere. Una piacevole boccata d'ossigeno in un panorama altrimenti desolante.
La trentacinquenne Alice vive in una bella villetta di Roma nord con il marito, un figlio di 9 anni e tre domestici extra-comunitari. La sua vita sembra un sogno dorato, ma si rivelerà ben presto un incubo. Alla morte del marito in un incidente, il suo avvocato l'avvisa che è rimasta sul lastrico. A questo punto dovrà inventarsi qualcosa per guadagnare molto denaro in poco tempo: il mestiere più antico del mondo. Sarà aiutata da Eva, una bellissima trentenne, apparentemente superficiale e cinica.
Senza dubbio ciò che più resterà impresso saranno le canzoni interpretate da Paola Cortellesi, dalla voce sempre straordinaria, sia quando il suo personaggio la obbligherà a stonare sia quando ci concederà, durante i titoli di coda, la sua versione del brano che dà il titolo al film.
Non essendo un prodotto dalle grandi ambizioni, il dotarlo di una trama meno modesta (come ci si sarebbe potuti augurare) avrebbe magari rischiato un effetto contrario a quello desiderato.
Alice, la vera anima dell'intera opera, costruita a sua immagine e somiglianza. Non smentisce la sua bravura.
Assai più convincente del solito, nel ruolo dimesso di Giulio.
La parte di Lionello Frustace è proprio adatta a lui.
La procace escort Eva (Fabiana). Perfetta.
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ribadisco (avendolo detto altrove) che la trovata che vede partecipe Fausto Leali è grandissima e pure la voce off affidata a Mastandrea non mi è dispiaciuta, Raoul Bova appare più sciolto e disinvolto rispetto ai rigidi inizi, un buon film tutto sommato (non vedevo una prima serata su rai uno non so più da quando), ciao
Il bello del cinema italiano (x bello intendo Bova, non la qualità da attribuire alla produzione cinematografica nostrana) da il suo meglio in questo tipo di cinema; è in quello più impegnativo che dimostra tutti i suoi limiti.
Una bontà, appunto, che brilla ancor più di luce propria nel desolante panorama volgare in cui purtroppo sovente e sempre più di frequente sembra versare la commedia italiana. In altri contesti il risultato sarebbe forse da considerarsi più modesto e discreto, ma rebus sic stantibus a me era piaciuto e mi sentii di premiarlo. Deduco però di non essere l'unico. Saluti e grazie per il commento.
Ma anche se non fosse piaciuto, un conto è il film, un altro è avventarsi contro gli interpreti; ne ho lette di cose cattive su Bova e Cortellesi in merito, quando invece, messi insieme più di una volta, funzionano alla grandissima.
E poi, la Cortellesi... Ma si ricorda lei quando lavorava in TV? Non aveva rivali!
Una mattatrice davvero unica! Riusciva a passare dal commuoverti al farti crepare dalle risate, nel giro di pochi minuti!
Concordo
E poi, dai commenti e contributi vari, si evince che molti, qui, non sappiano discernere tra un certo tipo di cinema da un altro.
Ci sarà bisogno sempre dei vari Moretti, Sorrentino, Bertolucci (rip) e chi più ne ha più ne metta...
Ma ci sarà anche bisogno, di filmetti del genere, e soprattutto, di artisti del calibro di Paola Cortellesi (sparita dai palinsesti... A favore di chi poi?)
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