Regia di Massimiliano Bruno vedi scheda film
La Cortellesi è un fenomeno unico nel panorama italiano (e non solo di questi anni): un'attrice bravissima nel comico e capace di lasciare un segno anche in parti impegnate, cantante virtuosa e dotata di un'ottima presenza di spirito, tutte doti che la rendono un personaggio televisivo e cinematografico versatile e di primo piano. Ma affidare una commedia sgangherata come questa Nessuno mi può giudicare alla sola, sbrigliatissima Cortellesi è francamente un po' troppo: non bastano la verve, le smorfie e l'overacting dove mancano quasi del tutto una storia, un intreccio sensato con personaggi credibili e una risoluzione con un briciolo di fantasia. La sceneggiatura di Massimiliano Bruno ed Edoardo Maria Falcone (con la collaborazione di Fausto Brizzi) difetta in tutto ciò: la trama è fuori dalla realtà (parlare di escort nel 2011 in Italia - con un premier pluriinquisito, con forti amicizie nella mafia e un acclarato giro di prostituzione che gli pascola per casa - con toni barzellettistici è per lo meno di dubbio gusto); i personaggi sono sagome del tutto prive di psicologia - e ben lo dimostra il frettoloso finale che tutto aggiusta e nulla spiega - e ovviamente non ci si può attendere alcuna morale dal lavoro. Bruno è alla sua prima regia, ma è attivo come sceneggiatore e attore da una decina d'anni, soprattutto al fianco di Brizzi; le sue intenzioni di 'commedia di costume' evaporano purtroppo dopo pochissimo, alla luce dei difetti sopra citati. Se Sordi in tempi di boom (De Sica, 1963) vendeva un occhio, la Cortellesi in tempi di crisi vende tutto il suo corpo: ma la dignità (la dimensione morale, la compiutezza intellettuale) del primo personaggio qui dov'è? In parti laterali ci sono Rocco Papaleo, Raoul Bova, Lucia Ocone, Hassani Shapi, Caterina Guzzanti e commenta il tutto la voce di Valerio Mastandrea, che compare anche brevemente. 2/10.
Giovane vedova, Alice perde, con il marito, un ingente reddito e uno status sociale elevato. La soluzione? Prostituirsi con ricchi clienti. L'amore riuscirà a redimerla?
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